Intervistato da La Gazzetta dello Sport Maurizio Sarri ha parlato del suo periodo alla Juve: “Io come Motta? Sono film diversi. Quando sono arrivato io, alla Juventus non c’erano i presupposti per una rivoluzione culturale. In questo momento, invece, penso ci siano. Siamo all’inizio, ma a sprazzi si vede la volontà di Motta di fare qualcosa di diverso. Ronaldo con me ha fatto la sua migliore stagione realizzativa in Italia: 37 gol tra campionato e Coppe. Con Giuntoli abbiamo fatto grandi cose nei 3 anni a Napoli. Il top sarebbe avere i due Cristiano contemporaneamente”.
Su Giuntoli: “Riporterà la Juve a vincere lo scudetto. Ci riuscirà sicuramente, non so in che tempi. È un direttore che capisce velocemente idee e caratteristiche dei giocatori ideali per il suo allenatore. E poi ha un coraggio immenso, che trasmette a squadra e staff. Per la stima che ho di Cristiano, sono certo che avrà avuto le sue ragioni per dare una svolta così secca”. Su Szczesny e Rabiot: “La scelta di Tek mi ha colpito. Adrien non ha ancora mostrato tutto il suo potenziale, in allenamento era super. Se è arrivato a settembre senza club, non è perché nessuno lo vuole: starà aspettando lui”. Chiosa finale con una domanda: “Allegri e Spalletti? Come diceva Johan Cruijff, non Maurizio Sarri, il calcio sarebbe semplice, ma far giocare un calcio semplice a una squadra è la cosa più difficile del mondo”.
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