Sacchi: "La Juve si affida ai singoli, pensando al futuro sono indietro" - JuveNews.eu

Sacchi: “La Juve si affida ai singoli, pensando al futuro sono indietro”

Arrigo Sacchi
L'ex allenatore ha parlato in un'intervista rilasciata alla rosea del campionato di serie a e delle mosse sul mercato delle squadre italiane

L’ex allenatore Arrigo Sacchi ha parlato intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport. L’ex tecnico ha detto la sua sulla Serie A e sui movimenti che le squadre italiane stanno facendo sul mercato. Da Lukaku a Di Maria, dall’Inter alla Juventus, Sacchi ha parlato di come si sta delineando il nuovo campionato italiano.

Lukaku è un giocatore che sposta gli equilibri. Lo ha già fatto quando i nerazzurri hanno vinto lo scudetto, perché non dovrebbe riuscirci di nuovo con il suo ritorno a Milano? L’Inter è e diventerebbe certamente la squadra con gli elementi di maggiore qualità, però abbiamo visto che il Milan l’ha superata grazie allo spirito di gruppo e all’entusiasmo. Il ritorno di Lukaku è importante prima di tutto perché lo desiderava il giocatore dopo un’annata non particolarmente felice. Lui è una persona seria, è ancora abbastanza giovane, ha energie da spendere e l’Inter potrà giovarsi parecchio di questo amico ritrovato”.

Sacchi parla poi della Juventus: La Juve è la classica squadra italiana basata sulla tattica e sulle qualità dei singoli. Il gioco loro lo affidano al singolo, e per questa ragione credo che, pensando al calcio del futuro, i bianconeri siano un po’ indietro. Però, dopo un’annata non positiva, sono certo che ritroveranno quello spirito battagliero che li ha sempre caratterizzati. Sono forti fisicamente e hanno uomini di alta qualità che possono aiutare a raggiungere il risultato. Di Maria è un campione, con grande esperienza internazionale. A livello offensivo la Juve continuerà ad affidarsi alle invenzioni dei singoli e dunque più ce ne sono e per loro meglio è. Le grandi squadre europee, tuttavia, e penso soprattutto a City, Liverpool, Chelsea, Real Madrid, non badano così tanto ai tatticismi. Anzi: non ne fanno. Tengono ritmi alti, pressano, corrono. Questa è la strada da seguire per tornare a vincere”.

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