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Intervistato dai microfoni di Rai Sport, l’ex allenatore Arrigo Sacchi ha parlato di Federico Chiesa, mettendolo a paragone con il padre Enrico: “A livello fisico c’è una grande differenza tra i due, a favore di Federico. Enrico però aveva un tiro precisissimo ed era una punta che faceva paura anche dai 20-25 metri. Chiesa jr? Deve abituarsi a pensare di più in campo. Ha fisico e qualità tecniche, ma deve imparare a smarcarsi e posizionarsi coi tempi giusti. Ha un grande potenziale e giocare nella Juve lo aiuterà senza dubbio molto”.
Lo stesso Federico Chiesa ha parlato ieri in conferenza stampa: “Il mister ci chiede di stare pronti. Quando mi chiamerà in causa mi farò trovare pronto ma come ha detto lui, siamo tutti titolari e dobbiamo star pronti per giocare. La vivo appieno. Il mister prende in considerazione tutti i convocati. Dobbiamo stare pronti per fare una grande prestazione. Ognuno è importante per raggiungere l’obiettivo. Il ritorno di Allegri? Non l’ho ancora sentito. Tengo ancora a ringraziare Pirlo per la fiducia che mi ha dato. Quando torno alla Juve sarò felice di lavorare con lui. Papà Enrico?L’ho sentito ma non per questioni calcistiche. So dentro di me come vivere questo momento, c’è energia, elettricità, il gruppo è bello ed è merito del mister Mancini”.
“Lo staff di Mancini? È importante, tutti portano valori importanti che rispecchiano la squadra che siamo, il nostro entusiasmo. Il mister ha portato non solo nei calciatori ma tramite il nostro entusiasmo c’è entusiasmo anche nei tifosi. L’Italia ci segue con entusiasmo. Il Galles? Squadra forte, tenace, ci darà battaglia sicuramente. Ha dei giocatori importanti di livello internazionale su tutti Gareth Bale. Belgio e Francia favorite? Per arrivare in fondo serve affrontare queste nazionali e ce la giocheremo. Possiamo giocarcela con tutte, il gioco è bellissimo, non serve paura di queste Nazionali ma vogliamo affrontarle per vedere a che livello siamo”.