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Quale sarà il futuro di Cristiano Ronaldo? Una domanda su cui ci si interroga nell’ambiente Juve da ormai diverse settimane. Il portoghese, nella conferenza stampa di ieri, non ha lasciato molto spazio alle interpretazioni:
“Addio alla Juve? Ho giocato ad alti livelli da anni. Se avessi 18-19 anni, magari non dormirei. Ma ho 36 anni, qualsiasi cosa succederà sarà la cosa migliore: che rimarrò alla Juve o meno, la cosa più importante ora sono gli Europei. Voglio vincere e voglio avere pensieri positivi dalla prima all’ultima partita. Portogallo? Non lo sappiamo ancora. È una squadra diversa, più giovane, soltanto giocando scopriremo se siamo più forti o meno. A livello personale, non sono lo stesso giocatore che ero otto, sei o cinque anni fa. Si cambia sempre, la cosa più intelligente per un calciatore è la capacità di adattarsi. Sono maturo, se uno vuole giocare per tanti anni deve sapersi adattare: i numeri parlano, dai 18 ai 36 anni mi sono sempre adattato alle situazioni che ho trovato e sono sempre riuscito a vincere, sia a livello individuale che di squadra. Penso di essermi sempre saputo adeguare alle novità, per tutta la mia carriera”.
Intervistata dai microfoni di Gazzetta.it ha parlato allora mamma Dolores Aveiro, da sempre molto legata al numero 7 della Juventus:
“E’ in forma, continuerà altri tre anni. Ho parlato con lui, mi ha mandato un messaggio, gli ho fatto gli auguri e lui ha detto ‘grazie mamma”.
Il discorso è poi proseguito sull’esordio ad Euro2020 del Portogallo, che tra poco scenderà in campo contro l’Ungheria: “La partita del Portogallo? Vinceremo 2-1. Un gol di Ronaldo e l’altro… non importa, anche un autogol. Ho acceso una piccola candela alla Cattedrale di Funchal per tutti loro. Io allo stadio? Solo in finale”.