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Ieri sera, con la doppietta segnata alla Francia nel 2-2 che ha suggellato il passaggio agli ottavi delle due squadre, Cristiano Ronaldo ha raggiunto la cifra record di 109 gol con la maglia della sua Nazionale. Il portoghese è diventato così il goleador internazionale più prolifico di sempre, raggiungendo il record detenuto dal calciatore iraniano Ali Daei di 109 gol. Ronaldo si avvia a superare il record e a diventare in solitaria il calciatore più prolifico di sempre con una maglia della Nazionale, ma intanto sono arrivati i complimenti dell’ex calciatore ed allenatore.
Attraverso un post sul suo profilo Instagram, il calciatore iraniano ha voluto rendere omaggio a CR7: “Congratulazioni a Cristiano che adesso è ad un solo gol dal superare il record di gol segnati con la maglia della Nazionale. Sono onorato che questo grande traguardo apparterrà a Ronaldo, grande campione sul rettangolo verde e uomo premuroso che inspira e impatta le vite nel mondo. Andiamo!”
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Non è tardata ad arrivare la risposta del portoghese, che tramite le sue Instagram Stories ha scritto: “I veri campioni ri mangono tali per sempre. Sono molto orgoglioso leggere parole tanto gentili da un grande idolo come te. Grazie, Ali Daei”.
Intanto Antonio Cassano ha parlato della Juventus: “Lo scorso anno i bianconeri avevano una rosa superiore all’Inter e qualcosa non è andato bene. La Juventus ha 20 giocatori fortissimi, secondo me quello che deve fare è togliere qualche giocatore e mettere dentro un po’ di aria fresca. L’unico dubbio che mi viene è quello di ripartire con Massimiliano Allegri perché praticamente si torna a tre anni fa. Ve lo dico adesso, praticamente un anno prima, perché a noi piace dire le cose in anticipo, come sempre: se la Juventus buca nuovamente la Champions e non vince il campionato, manda via pure Allegri. Ripeto, ve lo dico in netto anticipo. Anche Maurizio Sarri, che tra l’altro ha vinto lo scudetto, è stato mandato via senza troppi problemi ed è arrivato a prendere fino a 7,5 milioni di stipendio. Noi arriviamo sempre prima. Se fa male, non rimane