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Roma-Juventus, Allegri: “Quest’anno sono mancate le alternative ai titolari”

Intervenuto ai microfoni di DAZN nel post partita del match contro la Roma, ha parlato l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri. Di seguito le risposte alle domande dallo studio.

Nel finale di gara è stato visto molto arrabbiato: che cosa l’ha fatta inferocire?

Abbiamo rischiato di perdere una partita che non eravamo riusciti a vincere, soprattutto all’inizio del secondo tempo dove eravamo riusciti ad avere alcune situazioni favorevoli. Poi è normale che c’è stato un ritorno della Roma, poi abbiamo avuto un paio di occasioni noi. Negli ultimi due minuti abbiamo avuto una gestione della palla incredibile. Abbiamo rischiato di perderla alla fine, quando almeno con il pari mantenevamo il vantaggio dello scontro diretto.

Hai un po’ di rammarico per questo girone di ritorno?

Il rammarico c’è. Abbiamo riflettuto su queste sole due vittorie e sicuramente potevamo fare meglio. Però a volte il calcio è bestiale perché ci sono delle volte che ti va tutto bene e altri che si incastra al contrario. Soprattutto dopo la sconfitta di Milano e soprattutto con la sconfitta con l’Udinese. Li siamo un pochino crollati. Quando poi perdi di vista l’obiettivo principale, nonostante sapessimo che l’Inter era nettamente più forte, e hai 12-14 punti di vantaggio sulle inseguitrici, tendi un po’ a rallentare. Abbiamo iniziato con l’espulsione di Milik, poi quella di Vlahovic, poi Kean che non stava bene, poi Chiesa. A un certo punto Rabiot si è fermato dopo un periodo che non si era mai fermato, dopo grandi partite e un periodo meno buono. Mckennie gli è uscita la spalla… abbiamo avuto delle situazioni non favorevoli.

Il lato positivo è che in quei momenti lì, quando rischi e fai presto a capitolare, specialmente alla Juventus dove ti arrivano tutti addosso, i ragazzi sono stati bravi a rimanere concentrati e con un passettino alla volta ora abbiamo la possibilità di chiuderla contro la Salernitana. Potevamo fare meglio, ma si sono incastrate varie cose e noi non siamo riusciti a venirne fuori. I tre centrocampisti hanno giocato tantissimo e a un certo punto sono mancati, specialmente Mckennie e Rabiot. Rabiot ha saltato molte partite rispetto all’anno scorso. Miretti ha fatto delle buone partite, ma ci è mancato Fagioli e anche Paul (Pogba ndr) che potevano darci una grande mano.

Quando De Rossi dice che la Juve ha giocatori forti ed eccezionali fa una giusta sintesi o manca ancora qualcosa nella squadra che ha tra le mani?

Questa è una riflessione che farà la società in fondo alla stagione. Ora l’importante è concentrarsi su quella che è la partita di domenica, che è un match ball. Poi abbiamo la finale di Coppa Italia con l’Atalanta. Poi per quello che sarà l’anno futuro, la società valuterà la rosa. Alla Juventus c’è una buona base, anche per caratteristiche dei singoli giocatori. Chiesa lo abbiamo avuto a fasi alterne. Poi Paul, anche se non era al 100%, mezzora con la sua sola presenza faceva paura agli avversari. Questo ci è mancato. Discorso che vale anche per Fagioli. E’ mancato qualcosa a livello di cambi, senza nulla togliere agli altri.

La perdita di equilibrio a centrocampo contribuisce a questa regressione nel girone di ritorno?

Ho imparato da piccolo che il centrocampo è quello che fa funzionare la squadra. Perché se va bene, l’attacco va bene; se gioca male, la difesa funziona peggio, perché è meno coperta. I nostri centrocampisti hanno fatto un grande campionato. Abbiamo giocato con Locatelli, Mckennie, Rabiot e Miretti fino al 28 gennaio. Gli altri due non gli abbiamo mai avuti. Chi è rimasto non si è mai tirato indietro e abbiamo lavorato molto sui nostri limiti.

Raramente i due attaccanti titolari sono apparsi in forma nello stesso momento in questa stagione: ora è Chiesa che sembra in crescita. Qual è il motivo di questa ripresa?

Stasera era una partita congeniale per lui. La Roma ci lasciava spazio, ma dovevamo giocare di più sui cambi gioco. Avevamo l’ampiezza e quando lo abbiamo fatto avevamo la possibilità di far male. Siamo partiti su questo e ci siamo un po’ intestarditi. Ci sono state delle volte che bastava alzare la testa e mettere la palla dalla parte opposta. Sicuramente creavamo delle situazioni favorevoli.

Pensa che le decisioni della società sul suo conto verranno prese dopo la finale di Coppa Italia o che questa sia già presa?

Questo non lo so. Domandatelo alla società. Io so solo che dobbiamo essere concentrati sulla partita di Roma con l’Atalanta. Possibilmente di andare con la sicurezza di aver ottenuto la qualificazione alla Champions League. Sembra faccia più notizia il futuro di Allegri che quello che farà la Juventus in questi quindi giorni o nei prossimi due mesi. L’unico posto dove non mi domanda niente nessuno è a casa a Livorno.

 

Riccardo Focolari

Classe 1965, giornalista pubblicista dal 2015. Redattore per Cittaceleste.it, Juvenews.eu, Notiziecalciomercato.eu, Mondoudinese.it, Ilmilanista.it

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