Rocchi: "La classe arbitrale è a favore della tecnologia"

Rocchi: “La classe arbitrale è a favore della tecnologia”

Gianluca Rocchi
Il designatore arbitrale è intervenuto al Social Football Summit a Roma, dove ha parlato del rapporto dei direttori di gara con la tecnologia

Dopo la sosta per le nazionali, nel fine settimana tornerà la Serie A, con la Juventus che affronterà il Bologna allo Stadium. Nel frattempo però c’è stato modo di riflettere sul calcio e l’evoluzione della tecnologia, al Social Football Summit a Roma. All’evento è intervenuto anche Gianluca Rocchi, designatore arbitrale, che ha dichiarato: Gli arbitri sono più che a favore della tecnologia. Il Referee è un riferimento, nel bene o nel male. Spesso l’arbitro è indicato come qualcuno che toglie qualcosa, la realtà è che deve far applicare le regole ed essere un punto di riferimento per le decisioni da prendere. Diciamo sempre ai ragazzi che devono pensare a uscire dal match e sapere che il risultato finale è quello giusto per quanto è successo”.

Lo sviluppo tecnologico:Ha cambiato tutto. Io ho arbitrato 14 anni senza e 3 con la tecnologia. Ho vissuto tutta la mia carriera con un solo obiettivo: non sbagliare nei 90 minuti più recupero. E non potete capire che sollievo quando abbiamo scoperto la tecnologia. Chi dice che gli arbitri non la vogliono non ha capito nulla.

Chiarimenti sul VAR: “Vi garantisco che quando un arbitro viene chiamato a rivedere un errore sta male dentro. Abbiamo due tipologie di VAR in Italia, tutte gestite a Lissone. Abbiamo immagini in tempo reale e uno schermo con tre secondi di ritardo per rivedere gli episodi subito.

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