Nicola Rizzoli, designatore ed ex arbitro di Serie A, ha rilasciato delle dichiarazioni al QS, parlando del Var. Ecco le sue parole: “Con il VAR 1-2% di errori. Capisco i tifosi, ma prima c’era il 6% di sbagli. Il concetto è chiaro: anche con la tecnologia si può sbagliare, ma ciò non significa che non abbia limitato di molto le sviste”.
Sulla differenza tra il pre-Var ed oggi: “Prima dell’introduzione del supporto VAR, in una partita di calcio gli errori arbitrali erano all’incirca pari al 6% delle decisioni. Da quando esiste l’assistenza tecnologica, la percentuale si è ridotta all’uno-due per cento. La differenza è evidente. Poi certo comprendo che il tifoso della squadra vittima di uno sbaglio nonostante il Var sia arrabbiato”.
Sulla carriera: “Di sicuro il ricordo più intenso è la finale del Mondiale 2014. Ho anche pensato a cosa avrà detto quel dirigente di una squadra giovanile che mi apostrofò in malo modo al termine del mio debutto con il fischietto in bocca. L’errore più grave? In un derby della Madonnina. Diedi al Milan un rigore che proprio non c’era. L’Inter vinse comunque, lo sbaglio non incise sull’esito della partita. Almeno quello. Ci fosse stato il Var, mi sarei risparmiato quel fischio”.