E’ ormai un dato di fatto che il sistema calcistico sia in mano ai procuratori. I parametri zero e i trasferimenti con commissioni monstre destinati agli agenti certificano il potere di quest’ultimi. Ecco perché la Fifa ha voluto prendere posizione. Infantino sta provando a frenare, con quattro anni di lavoro, un potere che rischia di mettere a repentaglio l’intero sistema. Il presidente della Fifa ha elaborato una riforma lo scorso dicembre a Doha, entrata in vigore dal 9 gennaio. Sarà operativa pienamente, però, soltanto dal prossimo 1 ottobre, dopo la sessione estiva.
I dati del bilancio 2022 riportano di una somma di spese destinate agli agenti dei calciatori che ha sfondato il tetto di 200 milioni. Gli intermediari sono diventati, di fatto, direttori sportivi aggiunti. La riforma prevede un tetto alle commissioni pari al 3% dello stipendio del calciatore per il procuratore che lo rappresenta e il 10% del valore dell’operazione se l’agente lavora per il club che vende. Ad oggi non sappiamo se basterà per evitare gli episodi recenti di dominio da parte dei rappresentati dei calciatori.
Nella classifica dei 205 milioni destinati agli agenti comanda la Juventus, che nel 2022 ha speso oltre 51 milioni di euro. Staccata la Roma a circa 21 milioni per gli svincolati. Seguono i nerazzurri al terzo posto con circa 20 milioni. Dietro invece Fiorentina (13,5), Napoli (12,4) e Milan (12).