Reichart: "La Superlega sarà aperta, con retrocessioni e promozioni"

Reichart: “La Superlega sarà aperta, con retrocessioni e promozioni”

Il nuovo amministratore della A22 Sports, società che gestisce il progetto Superlega, ha parlato in un'intervista rilasciata a Tuttosport

La Superlega torna in auge. Questa settimana infatti è stato nominato il nuovo CEO Bernd Reichart, che porterà avanti il progetto sostenuto da Real Madrid, Barcellona e Juventus. Il nuovo amministratore della A22 Sports, società che gestisce il progetto, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport: “Prima di tutto devo dire che ho ricevuto incoraggianti reazioni nelle prime 48 ore del mio incarico. Il mondo del calcio ha apprezzato il nostro approccio aperto al confronto onesto e leale col quale cerco di focalizzare l’attenzione su quanto sta accadendo al calcio europeo, trasformazioni che possono farlo diventare meno rilevante a livello mondiale e impoverire i club. I club che, in definitiva sono gli attori che rischiano economicamente e che, quindi, hanno il diritto di poter definire il proprio futuro, senza subirlo. Poi parlo di sostenibilità economica del nostro ecosistema, che sta diventando un problema sempre più grave e, infine, mi soffermo sul problema della governance del calcio europeo che deve essere all’altezza delle difficili sfide che sta affrontando.

Le critiche al primo tentativo: Il clima di minacce e sanzioni, messo subito in atto dall’Uefa e da alcuni governi, aveva impedito di impostare un confronto. Dopodiché oggi ci presentiamo con un’evoluzione di quel progetto, con un torneo aperto e con un approccio completamente diverso. Nel frattempo le critiche di chi avversa una competizione alternativa si sono basate su concetti errati che oggi siamo qua per chiarire. E il consenso nei confronti di qualcosa di nuovo è aumentato, perché molti si rendono conto dei problemi che vive il mondo del calcio, oltretutto aggravati dalla pandemia. C’è una crescente e palpabile consapevolezza della necessità di riforme nel mondo del calcio. E noi proponiamo le nostre idee, pronte a dare loro forma insieme ai nostri interlocutori”.

Il formato: “Esiste una nostra idea, che si basa su un torneo aperto, con retrocessioni e promozioni, che possa essere più attraente per il pubblico, più coinvolgente e meglio spendibile a livello globale. Ma siamo qui per ascoltare, per analizzare le idee di tutti e non per imporre un format, ma per costruirlo insieme. Un campionato dell’Unione Europea? I regolamenti dentro i quali ci muoviamo sono quelli dell’Unione, quindi sì, si potrebbe definire anche in quel modo, ma il nostro è un modello inclusivo, quindi non ci sono preclusioni di alcun tipo”.

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