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Record di perdite in Italia per la Juve: rosso da 210 milioni

Andrea Agnelli
Record di perdite in Italia per la Juve: rosso da 210 milioni

[fncvideo id=670034 autoplay=true] Con una nota sul proprio profilo ufficiale la Juventus ha approvato il bilancio al 30 giugno 2021 con perdite record: circa 210 milioni. Di seguito il comunicato: “Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2021, che evidenzia una perdita di € 209,9 milioni che sarà coperta mediante utilizzo della riserva da sovrapprezzo azioni. L’Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria e straordinaria, è convocata per il 29 ottobre 2021 presso l’Allianz
Stadium. Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. (la “Società” o “Juventus”), riunitosi oggi sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, ha, inter alia, approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2021, che sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 29 ottobre 2021, alle ore 10:30, in unica convocazione, presso l’Allianz Stadium.

L'Allianz Stadium
L’Allianz Stadium

Nel dettaglio, l’incremento della perdita dell’esercizio è principalmente dovuto a minori ricavi per € 92,7 milioni, correlati sia agli effetti direttamente imputabili alla pandemia sui ricavi da gare e da vendite di prodotti, licenze e altri (€ 47,9 milioni complessivi), sia a minori proventi da gestione diritti da calciatori (€ 128,8 milioni); tali effetti negativi sono stati in parte compensati da maggiori proventi per diritti radiotelevisivi (€ 68,9 milioni, di cui € 63 milioni legati al sopracitato maggior numero di partite disputate nel periodo in esame). Si segnala inoltre il positivo andamento – nonostante il difficile contesto – dei ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità, in incremento rispetto all’esercizio
precedente, nonché l’aumento dei ricavi dell’e-commerce, che in parte compensa l’inevitabile calo dei ricavi del canale dei negozi fisici.

I costi operativi sono risultati in incremento di € 35,2 milioni, principalmente per effetto di maggiori oneri su personale tesserato, integralmente e regolarmente corrisposti nel periodo di riferimento; la variazione è imputabile al fatto che tale voce ha beneficiato nell’esercizio precedente di minori costi legati a rinegoziazioni individuali con il personale tesserato correlate al contesto pandemico. Gli ammortamenti, le svalutazioni e gli accantonamenti netti sono risultati nel complesso stabili”.

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