Ravezzani: "Celebrare questa Juve sarebbe disonestà intellettuale"

Ravezzani: “Celebrare questa Juve sarebbe disonestà intellettuale”

Fabio Ravezzani
Il direttore di Telelombardia, attraverso il proprio profilo Twitter ha giudicato le stagioni delle tre grandi squadre del calcio italiano.

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Fabio Ravezzani
Fabio Ravezzani

La serata da incubo di mercoledì sera ha segnato inevitabilmente una cesura all’interno della stagione della Juventus. L’eliminazione agli ottavi di finale di Champions League è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Dopo una lunga striscia di risultati utili consecutivi, lo 0-3 subito dal Villarreal è stato un brutto colpo per tutti. Un passo falso del genere chiaramente impone delle riflessioni. Di questa situazione ha parlato anche Fabio Ravezzani, il direttore di Telelombardia, attraverso il suo profilo Twitter.

Queste le sue parole sul momento dei bianconeri: “Per valutare le stagioni di un club uso semplici formule aritmetiche: dall’ultima stagione ha speso di più o di meno? Cosa è lecito attendersi rispetto alle 3 competizioni precedenti, privilegiando la Champions? Prendiamo le 3 grandi. Milan: ha abbassato monte ingaggi. Non era tenuto a superare le qualificazioni in Champions, ma poteva ambire ad arrivare terzo. Non bene quindi. Però sta lottando alla grande in campionato ed è in semifinale in Coppa Italia: giudizio positivo. Inter: ha perso i 3 elementi migliori (Eriksen era comprimario). Enorme utile sul mercato. Finalmente ha superato girone di Champions uscendo bene contro super avversario. Lotta per lo scudetto, ha vinto Supercoppa, semifinale di Coppa Italia: giudizio positivo.

Juve: ha ceduto Cr7 sgravandosi di stipendio lordo da 60 mln. Però ha speso 160 mln sul mercato e paga comunque tra Allegri, Kean, Locatelli, Vlahovic e Zak circa 50 mln di ingaggi in più. Era logico attendersi un miglioramento rispetto alla stagione passata. Persa Supercoppa. Per ora solo quarta in campionato, semifinale Coppa Italia (vinta un anno fa) è uscita ancora agli Ottavi di Champions contro avversario decisamente più debole: giudizio negativo. Ciò non toglie che il club venga da tanti anni di vittorie e solo 2 stagioni infelici e in futuro possa tornare a vincere. Ma celebrare la Juve oggi, questa sì, sarebbe disonestà intellettuale. Se poi vogliamo aggiungere una considerazione generale sul mercato, non capisco perché la Juve e Allegri abbiano rinunciato a un vero regista di centrocampo. Non lo è Locatelli e nemmeno Zakaria. Arthur poco adatto al nostro campionato. Gli altri tutti muscolari. Mah…“.

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