Nell’ultima intervista rilasciata per La Stampa, Fabrizio Ravanelli ha raccontato la sua carriera in forza alla Juventus. L’ex calciatore conserverebbe un ricordo eccezionale di quel periodo che ha fatto in modo che il giocatore si legasse emozionalmente alle sorti dei bianconeri anche successivamente. Ecco le sue parole: “Che quadriennio fantastico quello passato alla Juve. Sono arrivato giovane: per me era il sogno nel cassetto, giocare nella mia squadra del cuore. In quegli anni abbiamo vinto tutto: scudetto, Coppa Italia, Supercoppa, Uefa e poi la ciliegina della Champions che fu di tutti, non solo mia anche se con 5 gol fui capocannoniere di quella squadra. Anni strepitosi, un ricordo pieno di affetto perché la Juve è stata anche una scuola di vita”.
Ravanelli ha proseguito ricordando Gianluca Vialli. Un giocatore speciale per l’ex calciatore: “Il mio punto di riferimento quando arrivai a Torino. È sempre stato il mio idolo, il prototipo del calciatore che volevo essere, ho cercato di prendere da lui il massimo. Era il capitano, sempre pronto a dare l’esempio e una mano a tutti”.
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