Ranieri: "Serie A bellissima, come la Formula Uno"

Ranieri: “Serie A bellissima, come la Formula Uno”

L'ex allenatore bianconero, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato dell'inizio di questo campionato e dei possibili sviluppi

Claudio Ranieri ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, toccando vari temi legati alla Serie A. L’ex allenatore di Roma, Juventus e Inter ha parlato del campionato appena iniziato, che si prospetta combattuto e incerto, facendo un paragone motoristico: È una Serie A bellissima, ma se si ricorda io lo avevo già pronosticato. Vedere sei squadre appaiate al vertice, e poi Inter, Juventus e Fiorentina subito dietro, dà adrenalina a una stagione che già di per sé si preannuncia avvincente. Sarà come l’ultima gara di Formula Uno della scorsa stagione tra Hamilton e Verstappen: sosta e si ricomincia. E vediamo chi vince allo sprint”.

Sarà una stagione particolare, interrotta nel mezzo dalla lunga sosta per il Mondiale in Qatar. Per questo è stata stravolta l’impostazione della preparazione estiva. E adesso ci sarà un tour de force per le squadre, con tanti impegni ravvicinati: “Ora ci saranno tante partite ravvicinate e poi la sosta per il Mondiale. Sono componenti diverse che renderanno unico questo campionato, un po’ come quello che successe nella stagione del Covid, che alla fine forse penalizzò la Lazio, che era lanciata prima dello stop. In pratica, dopo il Qatar, bisognerà fare due preparazioni: una per quelli che sono andati al Mondiale e l’altra per quelli che sono rimasti in sede“.

Una annata inedita da questo punto di vista, in cui sarà ancora più importante la figura del tecnico e dei suoi collaboratori: L’allenatore e il suo staff avranno un ruolo fondamentale in tutto questo. Sarà tutto nuovo, perché manifestazioni del genere si sono giocate sempre d’estate e chi vi partecipava sapeva che poi sarebbe andato in vacanza. Invece stavolta si ricomincia. Anzi, si entra proprio nella fase più calda della stagione e anche chi avesse vinto o fatto bene non può permettersi di staccare la spina, come accadeva in passato”.

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