Rampulla: "Perin meriterebbe di essere titolare, ha grande forza mentale"

Rampulla: “Perin meriterebbe di essere titolare, ha una grande forza mentale”

Mattia Perin
L'ex portiere della Juventus ha parlato della squadra dei bianconeri e del secondo portiere Mattia Perin, che sta scendendo in campo per l'infortunio di Szczesny

L’ex portiere della Juventus Michelangelo Rampulla, ora preparatore dei portieri della Salernitana, ha parlato intervistato dai microfoni di Tuttosport della Juventus e di Mattia Perin, secondo portiere bianconero impegnato in queste partite per l’infortunio di Szczesny.

Perin lunedì sera ha fatto benissimo. Pensare a lui come un secondo portiere è persino riduttivo: meriterebbe di giocare da titolare, a prescindere dalla squadra. La prima qualità di un secondo è quella di farsi trovare pronto se il primo ha delle difficoltà. Nel senso che deve essere concentrato come se dovesse giocare sempre. È accaduto domenica, quando il portiere della Lazio Maximiano è stato espulso dopo pochi minuti e Provedel ha preso il suo posto. Oltre alla preparazione fisica, che di certo non manca perché si allena tutta la settimana, il portiere di riserva deve essere al top anche a livello mentale. Giochi poco ma devi essere all’altezza. Per questo serve una grande forza mentale”.

Tra portieri c’è sempre amicizia: per quanto mi riguarda con Peruzzi ci sentiamo abbastanza spesso, sono stato suo vice per sette stagioni e andavamo anche al mare insieme, con Van Der Sar purtroppo ci salutiamo soltanto sui social mentre con Gigi di tanto in tanto ci si sente. I portieri sono un piccolo gruppo all’interno della squadra: si allenano a parte, discutono e parlano. È normale che ci sia sintonia”.

In alcune squadre comunque capita che non ci siano gerarchie, vedi il PSG. Navas e Donnarumma sono due grandi portieri e il tecnico ha scelto di alternarli affinché entrambi entrassero in condizione e avessero lo stesso minutaggio. È normale che i top club abbiamo due portieri forti perché ci sono tanti impegni. E poi, al giorno d’oggi, i portieri rischiano di infortunarsi di più perché corrono di più e partecipano maggiormente al gioco: il portiere tocca tanti palloni quasi quanto un centrocampista”.

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