[fncvideo id=666002 autoplay=true] Michelangelo Rampulla, ex portiere della Juve, ha parlato ai microfoni di calciomercatonews.it: “Allegri al posto di Pirlo scelta giusta? Questo lo sapremo l’anno prossimo. Sembrava inizialmente che la scelta corretta fosse Pirlo, invece poi la Juve ci ha ripensato. A volte si prendono delle decisioni ponderate, esonerare Sarri e prendere Pirlo mi è sembrata più una scelta d’istinto. Hanno capito probabilmente che forse non era ancora pronto, nonostante alla fine abbia vinto due trofei, cosa mai facile. Bisogna comunque dare merito all’allenatore del buon lavoro svolto. Probabilmente i dirigenti si sono accorti di volere qualcosa in più e hanno richiamato Allegri? Donnarumma? Fa gola a tante società. È giovane, ma ha già tanta esperienza ed è il portiere della Nazionale. Ha davanti a sé 13/15 anni almeno di valore assoluto. È un portiere di grande affidamento ed è sicuramente l’erede di Buffon. Per quanto riguarda l’addio al Milan, club in cui è nato ed era capitano a 22 anni, è una scelta da valutare per bene. Il Milan non è una squadra qualunque e diventare una bandiera dei rossoneri sarebbe stato importante. Forse è una visione del calcio un po’ antiquata, ma ognuno fa le valutazioni che deve fare. Se poi si fanno scelte economiche è un altro discorso. Io faccio parte di un calcio diverso, però capisco. Come diceva Maldini stesso ormai le bandiere non ci sono più e va bene così”.
“Ronaldo? È il giocatore più forte al mondo insieme a Messi, ma ha 36 anni. Come società e allenatore, perciò, sicuramente valuterei, con un ragionamento a medio-lungo termine, se fare a meno di Ronaldo. Io personalmente rinforzerei di più la squadra e lascerei stare in questo caso il singolo. È chiaro, però, che per fare a meno di lui bisogna pensarci dieci volte non una. Ma c’è da dire che adesso tutte le grandi squadre europee sono abbastanza indebitate. Liberarsi di uno stipendio del genere aiuterebbe senza dubbio a prendere magari 2/3 giocatori di alto livello per potenziare la rosa. Se Dybala rinnova? È possibile. A me l’argentino è sempre piaciuto. Lo ritengo fin dall’inizio un giocatore straordinario e vicino alla porta è letale. Tiro, dribbling, salta l’uomo. Mi è sembrato strano che quest’anno, a parte qualche problema fisico che ha avuto, non sia stato preso tanto in considerazione. Ma potrebbe essere senza dubbio un elemento su cui puntare per ripartire”.