Rabiot: "Vogliamo la rivincita con l'Inter, sono migliorato con Allegri"

Rabiot: “Vogliamo la rivincita con l’Inter, sono migliorato con Allegri”

Adrien Rabiot
Adrien Rabiot, centrocampista della Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni sulla stagione dei bianconeri, con un cenno ad Allegri.

Adrien Rabiot, centrocampista della Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni a DAZN, parlando della stagione in corso, degli obiettivi e di Allegri. Ecco le sue parole sulla partita con l’Inter in campionato, gara persa qualche settimana fa e sulla finale di Coppa Italia, sempre con i nerazzurri: “Se avessimo battuto l’Inter sarebbe cambiato tutto. Mentalmente sarebbe cambiato il nostro approccio al campionato e quello delle altre squadre nei nostri confronti. Milan e Inter avrebbero avuto più pressione. Non è facile giocare avendo dietro di sé la pressione della Juve. È una partita che attendo in maniera particolare, perché la sfida di campionato mi ha deluso e innervosito. Idem la Supercoppa. Avremmo meritato di più in entrambe le partite. Abbiamo una rivincita da prenderci contro l’Inter.”

Sulla stagione in bianconero e sul ruolo: “In campo do sempre il 100%, ma è difficile mantenere lo stesso livello in tutte le partite. Il vero Rabiot probabilmente l’avete visto, ma forse è mancata la continuità, un po’ più di regolarità. La prestazione contro l’Inter, o quelle più recenti, sono state di alto livello. Devo ripeterle ogni weekend ed è questa la cosa più difficile. La mia posizione in campo? Quand’ero più giovane giocavo più avanti, come un 10. Ora mi piace partire più da lontano. Preferisco avere spazio davanti a me. Chi pensa che io sia un giocatore offensivo non ha la corretta percezione di me. Sono un numero 6 o 8, non un 10.”

Su Allegri e la mancanza di gol in questa stagione: “Ha una passione per il proprio lavoro, vuole vincere ma anche migliorare i giocatori. Io stesso sono migliorato con lui. Mi sprona, è importante avere un allenatore che ti lancia delle sfide. So che in Italia si fa molta attenzione a questa cosa, ma io non sono ossessionato, non è una vocazione. La cosa principale è giocare bene, dare il meglio di me, attaccare, difendere. Segnare è una cosa in più, non è una cosa primaria. L’importante è vincere.”

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