Nel suo editoriale su TJ, Giampietro Quintiliano ha analizzato pregi e difetti della Juventus targata Tudor. Ecco un estratto delle sue parole: “Il punto chiave è una Juve disposta a non mollare mai. Certo, Tudor non ha la bacchetta e qualche problema resta. Primo su tutti l’attacco. O meglio, la poca incisività nei famosi ultimi metri, considerando peraltro il possesso palla. In particolare servire di più e meglio Vlahovic, ma anche il serbo deve mettersi nelle migliori condizioni, magari con movimenti diversi che lo portino più vicino alla rete. Qualche apertura è di prestigio, il centravanti però deve segnare”.
Quintiliano: “Le palle inattive sono un capitolo critico”

Il giornalista ha proseguito: “Altro capitolo critico sono le palle inattive. Sul gol romanista molti hanno la colpa a Kalulu, ma in realtà tutta la difesa era immobile, stesso discorso nel primo tempo quando i giallorossi hanno colpito il palo. “Non si possono prendere reti così”, ha detto Tudor. Idem al contrario. La Juve è penultima per realizzazioni con questa modalità: solo quattro volte ha gioito con palloni da fermo. In questo caso l’emblema è la punizione debole di Vlahovic, centrale e debole. Un cambio di marci sotto questi due aspetti sarebbe auspicabile nel rush finale di un campionato che però si è messo bene. Rispetto alla corsa Champions, la Juve ha guadagnato un punto nei confronti dell’Atalanta, in attesa della sfida casalinga del Bologna contro il Napoli. Le prossime tre giornate contro Lecce, Parma e Monza sulla carta sono agevoli. Guai però a mollare”. Leggi anche la rassegna stampa di oggi sulla Juventus <<<