Quel giorno: Inter-Juventus del 2018 - JuveNews.eu

Quel giorno: Inter-Juventus del 2018

Higuain
Inter-Juve del 2018

TORINO – Il sito ufficiale della Juventus ha pubblicato un articolo che fa rivivere a tutti i tifosi bianconeri quell’importantissimo Inter-Juventus del 2018. Grazie alla rete di Higuain la Vecchia Signora vince matematicamente lo scudetto, con il Napoli inseguitore che era momentaneamente a -4 prima del match di San Siro: “Passione, orgoglio, fantasia e vigore: questo è quello che la Juve deve mettere in campo, dal primo minuto, per vincere una partita di importanza capitale. E parte forte, la Juve: nel primo quarto d’ora è praticamente un monologo bianconero nella metà campo interista. E al 13’ l’apice di questo monologo, fa esplodere i tifosi a San Siro, il gruppo in panchina, sugli spalti e davanti alle televisioni. Douglas Costa trova un’imbucata delle sue: un diagonale da sinistra che impietrisce Handanovic, su cross dall’altra parte del campo: è uno a zero. La Juve sa che non c’è da fidarsi, l’Inter peraltro resta in 10 per l’espulsione di Vecino, ma la partita è tutt’altro che vinta: i bianconeri non mollano la pressione, ci provano con Pjanic da piazzato, vanno anche in gol una seconda volta nel recupero del primo tempo con Matuidi, ma non vale: è off-side millimetrico di Blaise, sanzionato dal VAR.

Allegri all'Allianz Stadium
Quanto rimpiangeremo quei millimetri, da lì a poco. Perché poteva essere 0-2 e partita indirizzata definitivamente, e invece, al rientro dagli spogliatoi, l’Inter cresce. Cresce. E pareggia, con Icardi, di testa, al settimo minuto. San Siro è una bolgia, la Juve sembra vulnerabile, e al 19’ succede una di quelle cose che ti fanno dire: “è finita”. Perisic va via sull’out di sinistra, mette in mezzo rasoterra, in un secondo la palla è alle spalle di Buffon, con lo stadio a festeggiare il vantaggio. Il fatto è che quel gol non lo ha fatto l’Inter: è un’autorete, nientemeno che di Barzagli. E allora sotto, a pensare al romanzo del calcio, a pensare che, se uno dei simboli di questi Scudetti consecutivi dal 2012 la mette nella sua porta, in un momento così decisivo, forse è davvero finita. La Juve si catapulta nella metà campo interista, con rabbia, ma anche con testa. Sei davanti alla tv che ti chiedi perché i bianconeri non attacchino con più veemenza, ma anche in questo momento, così terribilmente decisivo, non vengano meno al loro credo: colpire ai fianchi e aspettare il momento del pugno decisivo.

Ci fanno patire, i ragazzi. Eccome. Bisogna aspettare il minuto 86 per vivere un barlume di speranza: Cuadrado scambia sullo stretto, a destra, con Dybala, cerca la porta, o forse il cross, da posizione impossibile, sulla linea di fondo. La palla è deviata, ne esce una traiettoria imparabile per Handanovic, ancora una volta fermo. 2-2. Siamo vivi. Si, lo siamo. Ma manca poco, un pareggio può valere il sorpasso del Napoli, che il giorno dopo scenderà in campo a Firenze. (E perderà, ma è altra storia). Minuto 89. Punizione per la Juve. Tre quarti sinistra. Sulla palla Dybala, è una delle ultime occasioni. La Joya pennella in mezzo all’area, e là, mentre i difensori si dicono mentalmente “facciamo attenzione”, c’è Higuain. Ad anticipare tutti di testa. A mettere in rete. 2-3. Guardatela, quell’esultanza, della squadra, della panchina, del Pipa. E’ l’esultanza di un gruppo di ragazzi pazzeschi, di una squadra senza fine. Una squadra che, quel giorno, grida al mondo che no, lo Scudetto dalle nostre maglie non si scuce“.

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