Protti: "Nessuno come Chiellini. Il calcio ha bisogno di uno come Allegri" - JuveNews.eu

Protti: “Nessuno come Chiellini. Il calcio ha bisogno di uno come Allegri”

Giorgio Chiellini
Il procuratore di calcio dice la sua sulla situazione del campionato italiano

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Igor Protti è intervenuto al programma “Stadio Aperto” su TMW Radio per parlare della situazione del calcio italiano. “Chi va in Champions League? Non riesco ad essere obiettivo. Posso però dirvi che, paradossalmente, qualche mese fa quando l’Inter è stata l’unica squadra ad uscire dalla Champions per loro si è rivelata una fortuna. Potendosi concentrare sul campionato, si ritrovano davanti grazie ad un allenatore super motivato. Pensavo a tre-quattro squadre in lotta per lo Scudetto, ma mi sembra ridotta a loro e all’Inter. Sulla Champions non mi pronuncio”.

Protti poi ha rivelato che il calcio italiano non avrà mai più un difensore come Chiellini: “Il calcio sta andando in una certa direzione, la fase difensiva viene fatta molto più di reparto che di lotta individuale, con molto più occhio sulla palla e meno sull’avversario. Questo agevola e aiuta gli attaccanti a segnare tanti gol, oggi i difensori marcano molto meno e stanno attenti al pallone più che all’attaccante. Quando parlo di questo ripenso a Maradona negli anni ’80, che per me era il più forte di tutti, che ha vinto la classifica marcatori con 15 gol. Oggi ne fanno anche trentacinque, e dice molto su come si difende”.

Poi sul ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina rivela: “Ne ha voglia, e il calcio ha bisogno di un allenatore come Massimiliano. Oggi lo stanno tutti un po’ rivalutando, ma quando alla Juventus pareggiava una partita tutti lo criticavano e storcevano naso e bocca. Vale lo stesso discorso per i giovani: anche i tifosi devono prendersi le loro responsabilità, ricordo che la maggior parte dei tifosi due anni fa non lo voleva, e oggi dà la colpa a Agnelli e compagnia di non averlo tenuto. Deve ricominciare ad avere un peso ciò che si dice. Mi piace quando si prende un po’ meno sul serio e sottolinea l’importanza dei calciatori e della loro libertà. Anche io ho quell’idea lì, ho visto allenatori scarsi vincere con giocatori bravi e mai allenatori bravi con giocatori scarsi”.

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