Manca poco alla ripresa della Serie A dopo la sosta per le nazionali. E in casa Juventus si pensa al match in vista contro il Verona. Il focus, però, degli ultimi giorni riguarda maggiormente il processo in cui è coinvolta la società bianconera.
Ad inizio settimana si è tenuta l’udienza preliminare sull’inchiesta Primsa, la quale ha decretato un rinvio a giudizio il prossimo 10 maggio. A fare chiarezza sulla questione è intervenuto l’avvocato Roberto Afeltra, esperto di diritto sportivo, che ha parlato a TMW Radio, approfondendo il tema. Queste le sue parole.
“Leggo errori tecnici pesantissimi, che poi saranno portate alla valutazione, che trasformeranno il quadro attuale. La sentenza del Consiglio di Stato è la madre di tutte le sentenze. Tutto il procedimento sulle plusvalenze nasce da una comunicazione tra COVISOC e Procura Federale. La Procura Federale, il tribunale federale dopo e anche la corte di appello hanno ritenuto che la tesi della Juve che riteneva quell’atto procedimentale che andava depositato nel fascicolo era inammissibile. Oggi il TAR con una sentenza ha affermato il contrario, ossia che la Juventus aveva diritto ad avere quegli atti e che erano procedimentali. Se il Consiglio di Stato entro il 19 aprile non deposita una sentenza di annullamento di quella del TAR o nessuna, se il Collegio di Garanzia dovrà valutare il ricorso della Juventus anche sulla base della sentenza TAR è obbligato ad annullare la sentenza della Corte di appello Federale e restituirla indietro con rinvio. A queste cose si uniscono le vicende penali, che non incidono su quello sportivo”.