Prandelli: "Vlahovic è un predestinato. Juve in Champions, si può"

Prandelli: “Vlahovic è un predestinato. Juve in Champions, si può”

L'ex allenatore della Fiorentina ed ex difensore bianconero, ha parlato del bomber e della squadra in un'intervista a La Gazzetta dello Sport

Cesare Prandelli ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, dove ha toccato diversi argomenti. Tra questi, Dusan Vlahovic, che lui allenò in viola: “Non avevo dubbi quando lo allenavo e non li ho adesso: Vlahovic è un predestinato. Dusan è fortissimo. Sta rispettando le aspettative e ha ancora margini di crescita: deve restare sereno e non strafare. Dopo un infortunio così serve tempo per tornare al top. Comunque contro la Fiorentina ha avuto un’occasione e ha segnato un gol, poi annullato per questione di millimetri. A volte si dimentica che Vlahovic è un 2000. Per crescere deve guardare ai migliori: “Haaland ha una abilità pazzesca: attacca l’area piccola con una cattiveria unica. Gli attaccanti si studiano tra loro. Dusan deve ispirarsi a Erling.

Su Chiesa: “Ricordo Federico nelle giovanili della Fiorentina. Con Vlahovic diventeranno una coppia devastante. Insieme hanno un po’ di tutto: dribbling, strappi, ripartenze, capacità intuitive e gol”.
Sulla Juventus in Champions: “È un punto sotto il settimo posto, ma è sempre la Juve: ha i mezzi per riuscirci. A volte la penalizzazione può dare una bella scossa. E una spinta in più può arrivare dall’Europa League e dalla Coppa Italia. Allegri dovrà coinvolgere l’intera rosa e così il gruppo si rafforzerà”.

I consigli ad Allegri: “Non ne ha bisogno, Max ha una carriera di trionfi. E non dimentichiamo che in estate è partito con un’idea, ma poi le assenze di Pogba, Chiesa e Di Maria lo hanno obbligato a cambiare. Alla Fiorentina, nel 2006-07, abbiamo iniziato da – 19, poi ridotto a -15. Ricordo una bella intuizione del d.s. Corvino. Dopo le prime vittorie, avevamo ancora il segno meno in classifica. Corvino mi disse: “Mette tristezza guardarla così, attacchiamo nello spogliatoio la classifica con i punti fatti sul campo”. I giocatori hanno apprezzato e si sono superati. Per poco non ci siamo qualificati in Champions.

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