37 anni, svincolato e in panchina nell’importantissimo ottavo di finale contro la Svizzera: forse l’era di Cristiano Ronaldo è giunta al termine. L’ex Juve dopo aver reagito in malo modo al cambio contro la Corea del Sud, ieri è stato messo in panchina dal ct Fernando Santos, che gli ha preferito il giovane Goncalo Ramos. L’attaccante del Benfica non se l’è certo fatto ripetere due volte, segnando ben tre gol. Nel secondo tempo CR7 è poi entrato in campo per pochi minuti, troppo pochi per uno come lui. Al termine della partita, infatti, il fuoriclasse portoghese non si è fermato in campo a festeggiare con i compagni ma è subito andato negli spogliatoi. Un gesto che non aiuterà di certo a risanare gli attriti con l’allenatore.
In conferenza stampa il ct ha poi detto: “Ne ho già parlato e non lo farò più; lui e Gonçalo Ramos sono due calciatori diversi. Ronaldo è il nostro capitano, non ci sono stati problemi in seguito alla mia decisione: è un ragazzo che cerca sempre di dare il suo contributo, ma non sta a me dire se giocherà o meno nella prossima partita. Vedremo cosa succederà“.
Il consigliere FIFA Evelina Christillin ai microfoni di Rai 1 ha rincarato la dose: “Forse è un capitano scomodo, ma con il suo commissario tecnico non si è comportato in modo sportivo. Anche lui deve rispettare delle gerarchie perché non è diverso dagli altri. Non dimentichiamoci che in questo momento è senza squadra e a breve andrà a giocare in Arabia Saudita con un contratto da 200 milioni: non ci fa tanta pena“. Un’ipotesi quella dell’Al Nassr non ancora ufficiale, tanto che lo stesso Ronaldo mentre tornava negli spogliatoi ha detto: “Al Nassr? No, non è vero”. Quale sarà il futuro dell’ex Juve? Staremo a vedere.