Sono mesi caldi per le vicende giudiziarie della Juventus. L’udienza preliminare del 27 marzo ha portato al rinvio al 10 maggio, mentre il club attende di conoscere l’esito del ricorso nella sentenza del 19 aprile. Sul tavolo restano sempre aperti diversi fascicoli tra plusvalenze, manovra stipendi e la questione relativa alla penalizzazione.
La Vecchia Signora attende le decisioni in tribunale. Tanto passerà da lì per l’immediato futuro del club e non solo. Coinvolto nell’inchiesta relative alla plusvalenze c’è anche l’ex direttore sportivo bianconero Fabio Paratici. La carriera del diesse è proseguita al Tottenham ma al momento il suo lavoro con gli Spurs è stato temporaneamente sospeso. La causa si lega all’estensione a livello internazionale della sua inibizione di 30 mesi, in seguito alla quale dirigente e club inglese hanno deciso per una sospensione momentanea del suo incarico.
Quella inflitta a Paratici è la pena più severa inflitta ai dirigenti bianconeri. Secondo quanto riporta Sky Sport UK l’ex ds avrebbe fatto ricorso alla Fifa per contestare il divieto di operare al di fuori dei confini italiani. L’oggetto della contestazione risiede nel fatto che una sanzione inflitta dalla Figc non dovrebbe avere valenza all’estero. In attesa del 19 aprile, quando verremo a conoscenza dell’esito del ricorso della Juventus, Paratici agisce direttamente con la federazione internazionale.