Pirlo: "Juve? Che delusione Berlino, devo ringraziare i bianconeri"

Pirlo: “Juve? Che delusione Berlino, devo ringraziare i bianconeri”

Andrea Pirlo, ex calciatore ed allenatore della Juventus, ha detto la sua sulla squadra bianconera, parlando anche della Champions.

Andrea Pirlo, ex calciatore ed allenatore della Juve, ha detto la sua ad un evento. Ecco le sue parole sui bianconeri: “Ho avuto un grande rapporto con il Milan, Berlusconi mi richiamò dopo che decisi di lasciare la Juventus. Fu una bella testimonianza di affetto. Nella vita però si fanno delle scelte e io dopo dieci anni ambivo a nuove motivazioni. E volevo anche dimostrate al Milan che non ero un giocatore finito, ma in grado di incidere in nuovo corso. Infatti, visto quello che è stato fatto nel nuovo corso della Juventus, ho avuto ragione io. Il progetto che mi illustrò Andrea Agnelli era quello di un club che voleva tornare a vincere, era molto stimolante e rifiutati anche alcune possibilità all’estero. Il primo ritiro a Philadelphia con Conte fu molto duro. C’erano 40 gradi, qualcuno uscì dal campo in barella. Ma da quel ritiro nacque una grande Juventus.

A Berlino pensavo che la finale di Champions League contro il Barcellona avremmo potuto vincerla. La Juventus giocava contro una squadra importante, fortissima. Per me uno dei Barcellona più forti. Ci abbiamo creduto, ci sono state anche occasioni per vincere ma purtroppo è andata male. Fu una delusione e dopo quella partita decisi di andare altrove.

Esonero alla Juve? Io devo solamente ringraziarli per avermi dato quella chance. Credo che avremmo potuto fare meglio negli anni successivi ma non ci sono rimasto male. Ho continuato a fare il mio lavoro, forse quella esperienza da allenatore della Juve mi ha dato una etichetta diversa. Con i calciatori c’era un bellissimo rapporto ed è stata una soddisfazione vedere crescere i vari Chiesa, Kulusevski, De Ligt, Fagioli, Frabotta… Cristiano Ronaldo è un professionista esemplare con tutti, solare e sempre sorridente. Non abbiamo mai avuto problemi anche se lui voleva giocare sempre per inseguire tutti i suoi record personali”.

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