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Il co-presidente e responsabile delle operazioni di JP Morgan, la banca finanziatrice della Superlega, Daniel Pinto ha parlato intervistato dal canale tv Bloomberg nell’ambito del programma Front Row: “Non credo che dalla vicenda Super League possa derivare un danno per la reputazione. È calcio… C’è sempre molta emotività intorno al calcio. Quello che posso dire è che noi abbiamo preparato un progetto di prestito per un cliente. Non è nostro compito decidere quale sia il modo migliore nel quale il calcio possa operare in Europa e nel Regno Unito. Ora speriamo che la Super League, la Fifa, l’Uefa e le leghe nazionali si riuniscano insieme e trovino una soluzione: che sia la stessa Super League o un qualche altro progetto. E da quel momento, ovvero da quando le varie componenti troveranno una soluzione, che sarà sicuramente meglio se concordata insieme, noi saremo sempre pronti a dare il nostro supporto al calcio europeo”.
“Non ci siamo sentiti trascinati in qualcosa che non ci aspettavamo. Anche perché ci aspettavano che questa cosa sarebbe stata una questione emotiva, che ci sarebbero state persone con idee differenti e questo è quello che è accaduto”.
Parole che sono arrivate dopo il comunicato della banca, che aveva detto la sua sul progetto della Superlega: “È chiaro che abbiamo giudicato male la grandezza dei sentimenti che questo accordo avrebbe creato e impareremo da questa esperienza come società. Alla fin, i tifosi del calcio sono stati ascoltati forte e chiaro e questo è ciò che importa di più”.
Del progetto è tornato anche a parlare Florentino Perez: “La Superlega va sia contro ai campionati nazionali che alla meritocrazia? Né l’una né l’altra cosa sono vere, ma tutto è stato manipolato. Non è né un piano esclusivo, né qualcosa che va contro i campionati. Il progetto Superlega è il migliore possibile ed è stato fatto per aiutare il calcio a uscire dalla crisi. Il calcio è gravemente ferito perché la sua economia sta affondando e dobbiamo adattarci ai tempi in cui viviamo. La Superlega non va contro i campionati nazionali e punta a far girare più soldi per tutto il calcio. Si è pensato di dare più interesse alle parti.”