Gianluca Petrachi, dirigente, ha detto la sua a tuttomercatoweb sulla Juventus e Giuntoli. Ecco le sue parole: “Innanzitutto, sono felice che ci sia andato Cristiano, che è un collega e un amico, oltre che un vero ds. Così come sono contento che sia andato Meluso al Napoli, un altro ds. Sono figure che servono in un club, a prescindere da tutto. La Juve si è messa dentro uno che ha fatto la gavetta, conosce il mestiere, la gestione dello spogliatoio: se gli daranno ascolto, Giuntoli può cambiare almeno una tendenza, a livello di programmazione e visione di calcio. Magari tornando a fare un calcio più sostenibile e prendendo qualche giovane sconosciuto che possa poi diventare colonna portante del club.
Il Napoli ha fatto qualcosa di straordinario, sia Spalletti che Giuntoli sono stati bravissimi a gestire la situazione interna. Si sapeva che c’erano comunque delle frizioni nella gestione, sarebbe ipocrita negarlo. Uno è andato da una parte e uno dall’altra, credo ci sia stato un cambiamento radicale in società. Mi auguro però per il Napoli che si tratti di una delle più belle scelte di quest’anno, e che continui a primeggiare e a giocarsi qualcosa, magari anche in Champions. Perché vedere tanti napoletani a seguire la squadra con quell’affetto, da tifoso, è molto affascinante. Ti riconcilia col calcio. Ben venga che il Napoli continui a stare lì davanti.
Poi, non per giustificare Allegri, ma negli ultimi due anni ha lavorato da solo. Qualsiasi critica l’ha sempre sopportata, ci ha sempre messo la faccia, quando le cose andavano male è sempre intervenuto lui. Era difficile per lui parlare di calcio con qualcuno, l’unico che poteva farlo era Cherubini che aveva comunque i problemi per ciò che sappiamo tutti. L’allenatore deve essere anche messo nelle condizioni di poter lavorare, e cioè che ogni tanto la società intervenga, lo aiuti e lo supporti”.