Oggi la Serie A si ferma per la Pasqua, dopo due giorni di partite. Domani la giornata si concluderà con i due posticipi del lunedì: quello delle 19 tra Napoli e Roma e quello delle 21 tra Atalanta e Verona. Ma questa trentatreesima giornata ha già detto cose importanti. Per parlare di questo, Giorgio Perinetti è intervenuto ieri sera a Guelfi e Ghibellini, su TMW Radio: “Per lo Scudetto l’Inter si è riaccreditata grazia a qualche passo falso del Napoli e del Milan. È un campionato scarso e che ti aspetta, ma se l’Inter supera l’ostacolo Mourinho credo che sarà la vincitrice. La vittoria del Cagliari mette un’ipoteca sul discorso salvezza in Serie A. Il Genoa sta capendo che i pareggi non bastano per la salvezza. Credo che ormai le retrocesse siano Venezia, Genoa e Salernitana. Il nostro campionato si è livellato verso il basso. La Roma ci tiene in vita in campo internazionale, ma il bilancio è deficitario: siamo lontani dallo standard europeo. Poche squadre fanno il settore giovanile e poche con gli italiani, abbiamo troppa tattica, troppe lavagne, troppe seghe mentali, forse anche troppa tecnologia“.
Il direttore sportivo poi non poteva non parlare di una sua vecchia conoscenza, Paulo Dybala, e del suo futuro dopo l’addio alla Juventus: “Quando l’ho conosciuto io era un ragazzino, oggi è un uomo. Con la Juve il discorso è chiuso, io so che preferisce la Liga alla Premier. Ma, se Lautaro lasciasse l’Inter, potrebbe essere un nome buono per i nerazzurri“.
Da ex Palermo poi gli è stato chiesto un parere sul destino del club rosanero: “So che Mirri sta parlando con diversi soggetti interessati, spero che ci sia qualcuno di serio. Così come spero che la vicenda Catania possa chiudersi e riaprirsi nel migliore dei modi. Sono contento per il Bari che è una piazza che deve stare nel grande calcio“.