Vittoria sofferta ma fondamentale per la Juventus quella di ieri a Verona. I bianconeri hanno regolato l’Hellas per 1-0 grazie al gol di Kean e si sono portati al quarto posto, dietro al Napoli capolista e alle inseguitrici Milan e Lazio. A difendere con successo i pali bianconeri non c’è stato Szczesny, ma Mattia Perin. Il secondo portiere bianconero ha festeggiato in campo il suo trentesimo compleanno, regalandosi anche un clean sheet. Nelle sue 7 presenze in Serie A in stagione, in 4 occasioni non ha preso gol.
Ai microfoni di Dazn, dopo il match di Verona, Perin ha parlato del giorno speciale: “Faccio ancora fatica a dire che ho 30 anni però mi ci dovrò abituare”.
Cosa ha stappato per festeggiare: “Ti devo dire proprio la bottiglia? Un Pinot nero della Borgogna“.
Ormai si può considerare a tutti gli effetti un titolare aggiunto: “Anche quando non gioco mi preparo come se dovessi giocare. Così se gioco non devo riaccendere il tasto on. Faccio tutto quello che serve. Quando vengo chiamato in causa non ho difficoltà a dovermi riaccendere“.
La parola chiave di questo momento: “Sacrificio. Abbiamo capito, meglio tardi che mai, che dobbiamo sacrificarci l’uno per l’altro, entrare in campo al massimo del nostro potenziale. Se siamo sotto tono da quel punto di vista diventiamo aggredibili. Siamo una squadra di uomini veri: nelle difficoltà sono venuti fuori i lati umani, dai più giovani ai più grandi. Ho l’opportunità di apprendere da ognuno di loro”.
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