La Juventus è a riposo per la pausa per i Mondiali, con i giocatori che stanno ultimando gli ultimi giorni di allenamento alla Continassa per poi avete una settimana libera. Il portiere dei bianconeri Mattia Perin, ha parlato intervenendo in una diretta Instagram, parlando di molti aspetti della sua carriera e di se stesso.
“Quando si compiono dei sacrifici per la propria passione, non credo possano essere definiti sacrifici. Ho fatto delle cose che erano utili per farmi raggiungere il mio obiettivo. Se ci fosse stato da fare ancora di più, l’avrei fatto. Come sono grato alla vita a tutto quello che ho, sono grato di fare il lavoro che amo”.
“La salute mentale non guarda in faccia a nessuno, siamo tutti uguali. La sofferenza, le crisi e gli ostacoli fanno parte della vita di tutti quanti, ma ci sono modi diversi per affrontarli: rimanere fermi o cercare di capire perché c’è quella crisi o quella sofferenza. Se rimani fermo, la crisi e la sofferenza diventeranno ancora più grandi. Gli infortuni che ho avuto sono colpa mia, le cose arrivano perché tu le vuoi, non per caso. Tutti quanti dobbiamo porci un obbietivo, ma ci deve essere uno scopo superiore: fare del bene agli altri e lasciare il nostro segno nel mondo. Voglio usare la mia mediaticità in maniera positiva”.
“Quando non ti diverti più nella tua passione, rischi di cadere in un baratro. Grazie alla mia mental coach ho trovato la chiave. Non è stato un percorso facile. Chi va da una persona per farsi aiutare ha coraggio. Ad un certo punto vedi una luce in fondo che si accende sempre di più, da lì in poi è una costante crescita di sé stessi”.