Perez: "Il calcio non può rimanere indietro, serve stare al passo coi tempi" - JuveNews.eu

Perez: “Il calcio non può rimanere indietro, serve stare al passo coi tempi”

Florentino Perez
Il presidente del Real Madrid ha parlato dopo le ultime vicende che hanno riguardato la Superlega e la UEFA che si sono incontrate

Il presidente del Real Madrid Florentino Perez ha parlato in occasione della premiazione del Golden Boy di Tuttosport, dicendo la sua sul futuro del calcio e del club spagnolo: Sono orgoglioso di essere il presidente della istituzione sportiva più grande del mondo. E nello stesso tempo è una grande responsabilità perché devo essere all’altezza della circostanze e della storia. Io non devo tradire i tifosi, che vogliono vincere sempre, ma vogliono farlo con i nostri valori che sono sacrificio e rispetto dell’avversario. Senza lasciare da parte la solidarietà, abbiamo infatti anche una fondazione Real Madrid che opera in tutti i continenti e abbiamo aperto 400 scuole sociali. Il legame con i nostri tifosi è qualcosa difficile da spiegare, ma è qualcosa che sperimentiamo in tutto il mondo e questa connessione con loro è un valore”.

Bisogna pensare bene al futuro del calcio: negli ultimi vent’anni è arrivata una nuova generazione e il mondo è cambiato, tutto è cambiato nelle nostre vite, il calcio quindi non può non adeguarsi. Il calcio è l’unico sport veramente universale e globale, non possiamo permettere che altri sport che sono più organizzati e orientati al cambiamento e alla modernità possano sfruttare questo per togliere al calcio questa situazione di privilegio”.

“Sto lavorando, come i miei predecessori e quelli ancora prima, per adeguarmi ai tempi che vivo: non possiamo consentire che i giovani amino sempre di meno il calcio perché le partite che offriamo sono meno attraenti e coinvolgenti. Non possiamo permetterlo, dobbiamo riflettere tutti insieme e dare ai giovani, che rappresentano il futuro, anche del calcio, quello che loro si aspettano da noi. Stiamo lavorando a questo e lotterò con tutta la mia forza perché il calcio non perda la sua posizione di privilegio e perché continui a essere il re degli sport in tutti i continenti”.

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