Pepe: "La Juve si esalta nelle difficoltà, può vincere tutto. Chiesa? Un top"

Pepe: “La Juve si esalta nelle difficoltà, può vincere tutto. Chiesa? Un top”

Simone Pepe
L'ex centrocampista bianconero, che alla Juve ha conquistato 4 scudetti, ha analizzato la stagione della squadra di Allegri: le sue parole

L’ex calciatore della Juventus Simone Pepe ha concesso una lunga intervista a Tuttosport. Tanti i temi trattati per l’ex centrocampista bianconero che ha analizzato la stagione in corso della formazione di Allegri.

Quanto è difficile giocare in un campionato con l’handicap della penalizzazione?
“La Juventus nelle difficoltà si esalta. Io ci sono stato dentro e so bene come ragionano, qualunque cosa succeda si va avanti comunque, si lotta come sempre. Certo non è facile giocare con 15 punti di penalizzazione ma so come la pensano e come siano in grado di superare ogni ostacolo. I 15 punti in più li ave- vano già guadagnati sul campo, poi vediamo se saranno restituiti”.

Vlahovic può essere rigenerato dopo questa doppietta in Nazionale?
“Con la casacca della Serbia è entrato nel secondo tempo perché davanti hanno iniziato dal primo minuto Tadic e Mitrovic, ma entrando nella ripresa è comunque riuscito a fare la differenza negli ultimi venti minuti perché ha realizzato due reti importanti in una sfida di livello come quella fra Serbia e Montenegro. Ora, secondo me, ha soltanto bisogno di serenità e di ritrovare il gol anche con la maglia della Juventus. Aver segnato con la Nazionale lo aiuterà pure in bianconero”.

Un altro in grado di fare la differenza, soprattutto in un momento così importante, può essere Chiesa.

“I giocatori forti più se ne hanno e meglio è. Lui è una pedina fondamentale perché spacca le partite con il suo cambio di passo. Nei momenti decisivi è uno che si trova sempre nella partita. I giocatori così ci servono sempre, così come è importantissima la ritrovata continuità di Di Maria. Ha avuto qualche problemino ma adesso sta ritrovando tutto”.

Lo sceglierebbe dal primo minuto contro il Verona, nonostante il rientro in extremis?
“L’imbarazzo della scelta fra lui e Milik dal primo minuto deve essere considerato soltanto un piacere. Bisogna vedere come rientra l’argentino e poi Allegri sceglierà chi sarà titolare, mentre l’altro entrerà in corsa. Quando i problemi in una formazione sono questi si può stare tranquilli, anzi bisognerebbe averne molti di grattacapi così”.

Conosce bene Allegri, come valuta il suo momento?
È un allenatore importante, sa come gestire il gruppo. È una persona molto intelligente ed è una cosa da non dare mai per scontata. Lui sa anche quando deve essere incudine e quando invece martello. Rispecchia perfettamente lo stile Juve”.

Kostic è stato decisivo a San Siro: cosa le piace del serbo?
“Può dare tanto perché è un giocatore di gamba che sta facendo il quinto in modo esemplare, dopo aver fatto il quarto di centrocampo e il terzo attaccante. Fare il quinto è diverso e io lo so bene, perché è successo anche a me. E bisogna stare più attenti nella fase difensiva per noi che siamo più abituati a giocare sempre all’offensiva, ma nel calcio di oggi non te lo puoi permettere. Gli voglio fare i complimenti perché si è adattato benissimo”.

Ha vinto 4 Scudetti con la Juve: può essere arrivato il momento di alzare nuovamente quel trofeo?
“La Juventus può vincere tutto, nel senso che darà battaglia a chiunque. In campionato ha vinto a Milano facendo una buona partita. L’Inter ha avuto molto più il pallino del gioco, ma la formazione di Allegri ha avuto le occasioni vere con tre-quattro contropiede importanti per poter aumentare il vantaggio. Queste sono gare vere contro squadre forti con il risultato aperto, in cui può succedere di tutto, però la Juve non è un passo indietro a nessuno”.

Le sfide tra la Juve e i nerazzurri sono sempre di qualità, ma anche caratterizzate dalle polemiche…
“Bisogna sempre ricordarsi che sono episodi che succedono a tutte le squadre e in tante partite. Fanno parte del calcio, basta non ricamarci sopra”.