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La Juventus è uscita dalla Champions League per mano del Porto, che si è qualificato ai quarti di finale in virtù del maggior numero di gol segnati in trasferta. Il 3-2 di ieri sera infatti, arrivato dopo il 2-1 dell’andata, ha spalancato le porte del passaggio del turno per i lusitani, con i bianconeri che tornano a casa con non poche recriminazioni, soprattutto nei confronti di loro stessi.
La squadra non è stata in grado di sfruttare la superiorità numerica avuta nel secondo tempo per quaranta minuti, potendo evitare di andare ai supplementari. Di umore opposto il difensore del Porto Pepe, che ha parlato intervistato dai microfoni di A Bola: “Abbiamo fatto un piccolo miracolo. Una qualificazione però tutto sommato meritata per l’abnegazione e il coraggio con cui il Porto ha difeso il risultato senza chiudersi a riccio ma provando comunque di offendere. È stata molto importante non solo la mia partita, ma anche il lavoro collettivo. Era essenziale trovare il modo di passare il turno, penso che lo abbiamo meritato. La squadra ha lasciato tutto ciò che aveva e poteva in campo. Quanto accaduto stasera è davvero difficile da spiegare a parole”.
“Eliminare la Juventus apre nuove prospettive. Il Porto coltiva ambizioni importanti. Anche perché questa qualificazione ricorda da vicino quella conquistata all’Old Trafford. La punizione? Abbiamo lavorato molto su questo tipo di situazioni e siamo stati fortunati, perché Sérgio Oliveira ha tirato bene e poi la barriera è saltata. Abbiamo avuto alti e bassi in campionato, è stato difficile giocare ogni tre giorni, ma la squadra ha mostrato un grande carattere. Per tutta la partita siamo rimasti sempre concentrati e quando giochi così è molto più facile. Abbiamo messo in campo volontà e passione, lottato fino alla fine e mostrato lo spirito che deve avere il Porto. Abbiamo una grande responsabilità ogni volta che indossiamo questa maglia. Essere tra le otto migliori squadre d’Europa è molto bello, Adesso sarà necessario rimanere concentrati e umili”.