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La Juventus attende con ansia le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello Federale che ha condannato il club piemontese ad una penalizzazione di 15 punti. Già annunciato il ricorso al Collegio di garanzia del Coni. Il prossimo 27 marzo inizierà l’udienza in Tribunale a Torino. La Procura Federale prosegue l’inchiesta anche sulla manovra stipendi.
In questo articolo abbiamo raccolto tutto l’iter che attende la Vecchia Signora dopo la sentenza di venerdì sera. Saranno mesi di fuoco per la società bianconera, che è intenzionata a dare battaglia sul campo e nei tribunali. Vediamo passo per passo cosa dovrebbe accadere nei prossimi giorni<<<
Le motivazioni dei giudici
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Entro dieci giorni dalla sentenza saranno depositate le motivazioni della Corte d’Appello Federale. Da quel documento si capirà il ragionamento che ha spinto i giudici a revocare la sentenza di assoluzione di aprile e a condannare il club a 15 punti di penalizzazione e i dirigenti all’inibizione da 8 mesi a 2 anni.
Il ricorso bianconero
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Dall’arrivo delle motivazioni, la Juventus avrà 30 giorni per depositare il ricorso al Collegio di garanzia del Coni. Si tratta di una specie di Cassazione del diritto sportivo. Questo vuol dire che non potrà entrare nel merito della decisione. Potrà però fare due cose. Innanzitutto decidere se il ricorso è ammissibile e quindi privo di vizi di forma e di lesioni della difesa. Se saranno ravvisati errori, li segnalerà e rinvierà la vicenda alla Corte d’Appello della Figc per discuterne. C’è anche una remota possibilità che il verdetto venga rimodulato senza rinvio, ma in tale fattispecie è quasi impossibile. La decisione dovrebbe arrivare nel giro di 2-3 mesi.
Udienza preliminare
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Il prossimo 27 marzo comincerà l’udienza preliminare del procedimento penale nel quale sono imputati 12 ex dirigenti bianconeri e la Juve stessa. Il giudice sarà chiamato a stabilire se Agnelli, Nedved, Paratici e gli altri dovranno affrontare il processo oppure no. La vicenda sportiva finirebbe eventualmente al Coni? Beh, se la Juventus non dovesse trovare accolte le istanze presentate al Collegio di garanzia, potrebbe decidere di traferire la questione alla Giustizia amministrativa, rivolgendosi dapprima al Tar del Lazio e poi eventualmente al Consiglio di Stato.
Gli altri filoni di indagine
[fncvideo id=716955 autoplay=true]Ricordiamo che intanto la Procura Federale ha aperto un altro filone di inchiesta nei confronti del club bianconero per “ulteriori e nuove condotte disciplinarmente rilevanti rispetto a quelle per le quali ha già esercitato l’azione disciplinare”. Chiaro il riferimento alla manovra stipendi e alle presunte partnership con altri club di Serie A. Il procuratore Giuseppe Chinè sarebbe pronto a deferire sia la Juventus che le altre società coinvolte.
Le mosse della Uefa
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La Uefa guarda con interesse alle decisioni che verranno prese dai tribunali italiani. C’è la possibilità che Nyon possa muoversi autonomamente, decidendo di escludere la Juventus dalle competizioni europee. La pronuncia arriverebbe in ogni caso alla fine delle competizioni stagionali. Ma parlando di mercato, qualcosa si sta sbloccando. Il borsino aggiornato: arriva al 65%<<<