Claudio Pasqualin è stato intervistato da TuttoSport per parlare del mercato della Juventus. Il noto ed esperto procuratore ha parlato di Paulo Dybala; “Beh, si parla molto di lui. È il classico giocatore che, per caratura tecnica, ti fa pensare che valga la pena spendere i soldi del biglietto. Al di là di certi risvegli più o meno tardivi come quello della Roma, o altre squadre, ho l’impressione che possa davvero andare all’Inter“.
Su Pogba: “Sicuramente è un trasferimento di peso, ancora di più dell’operazione Di Maria. Nel caso del francese c’è qualcosa in più rispetto al solito giocatore in scadenza di contratto che deve scegliere. Pogba non vuole togliersi questa patente di torinesità bianconera. L’ambiente juventino lo ha affascinato e lui si è trovato benissimo. Credo che per la Juve sia motivo di soddisfazione sapere che c’è un campione di primissimo livello che si è speso più di una volta scoprendo la sua intenzione di tornare a Torino e superando anche delle difficoltà numeriche. Probabilmente il Psg potrebbe offrirgli cifre più alte, ma l’impressione è che non ci provi più di tanto perché sa delle alte probabilità di rifiuto da parte del giocatore. Questo è il naturale complemento: finalmente un matrimonio dopo anni di fidanzamento“.
Sul possibile arrivo di Di Maria: “Di Maria invece ha meno fascino, però a proposito di inventori di gioco è uno che la sa lunga. È uno specialista di quel settore lì: fa l’esterno come pochi. Si sa come cerca di andar via all’uomo, anzi si sa come riesce ad andare via all’uomo. È un altro acquisto fatto pensando al fatto che c’è Vlahovic davanti, che secondo me a Torino ha già fatto vedere di che pasta è fatto. Gol più o gol meno, si è confermato un grande giocatore“.
Alla domanda su una Juve protagonista del mercato, ha risposto così: “Ora come ora, a maggio, è presto per sbilanciarsi: bisogna vedere a fine agosto quando ci sono gli organici al completo. Però credo che l’intenzione di riproporsi per lo scudetto ci sia e mi sembra legittima: Pogba, Di Maria ma anche Raspadori è tra gli obiettivi. Detto questo, credo che una squadra italiana, qualunque essa sia, farà fatica a riproporsi al livello di Real e Liverpool. Bisognerà aspettare ancora“.