Gianluca Paparesta, ex arbitro, ha parlato ai microfoni di Sportitalia in vista del prossimo match di Serie A, Inter-Juventus. Di seguito riportiamo le sue parole: “Inter-Juventus di una decina-quindicina di anni fa era uno partita durissima e difficile da arbitrare, ma con una cornice di pubblico unica. E poi si decideva sempre lo scudetto. Forse Inter-Juventus a Milano era più difficile da arbitrare rispetto a Juventus-Inter a Torino. Lì c’era un clima di guerra dal riscaldamento all’ultimo secondo, tra società, allenatori, squadre e tifosi. Però poi si concludevano bene, quindi ok. Le preoccupazioni erano tante. Ma se fai questo mestiere, sai che devi essere pronto a prendere un carico di responsabilità importante“.
Poi ancora: “Gol nella Serie A 2005/06? In un Inter-Juventus in cui ho fischiato un calcio di punizione indiretto, fece gol Adriano calciando in porta direttamente. Rimasi solo io con il braccio alzato e dovetti dare il calcio di rinvio mentre lo stadio festeggiava. Purtroppo dovetti farlo, era rimasto con il braccio alzato per due minuti e non lo ha notato nessuno! Vi lascio immaginare il clima… Punizione bellissima, tra l’altro. Gianluigi Buffon per fortuna mia non l’ha nemmeno toccata e l’ho potuto annullare perché non l’ha toccato nessuno, dando rimessa dal fondo (ride, ndr). A quei tempi non c’era neanche il VAR a supporto dell’arbitro. Con 80.000 tifosi allo stadio, se uno ci pensa, abbassa il braccio, che ormai era ingessato (ride, ndr). Peccato anche annullarlo perché Adriano ha fatto un gol bellissimo. Peccato fosse irregolare. Se avessi avuto il VAR, sarebbe stato un aiuto per tanti episodi. Non per questo, che era facile. Anche se il VAR mi avrebbe dato la certezza sul tocco. Ci fosse stato, dopo l’annullamento non sarei uscito vivo da San Siro“.