Michele Paolucci, ex attaccante della Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni a Juventusnews24.com, parlando della stagione dei bianconeri e del caso Dybala. Ecco le sue parole sulla finale di Coppa Italia contro l’Inter: “Mi aspetto una partita sicuramente tirata, in cui la Juventus cercherà di portare a casa un trofeo. È sempre qualcosa di importante, sia per la squadra, per i giocatori, la società ma anche per Allegri. Vincere una coppa e soffiarla a una squadra come l’Inter in questo momento credo che sia il primo obiettivo stagionale, perché la Juventus ha praticamente blindato la Champions League. Concentrerà moltissima attenzione sulla coppa e mi aspetto una grande partita, che sarà decisa sui dettagli. C’è sicuramente molta attesa per questa finale.”
Sul ritorno di Allegri: “Non è mai facile tornare dove si è già stati, e soprattutto bisogna anche capire il momento storico. Oggettivamente, dopo nove anni di egemonia Juventus, Allegri è tornato consapevole che altre squadre erano più avanti. Per lui, come ha anche dichiarato, c’è un grande rammarico nel non aver vinto lo scontro diretto in casa contro l’Inter, perdendo secondo me anche immeritatamente. Quella sarebbe potuta essere una vera svolta e avrebbe dato alla Juventus di essere in lotta per lo scudetto anche quest’anno. Brucia anche l’eliminazione in Champions, ma il Villarreal ha dimostrato di essere una squadra forte. La Juve non aveva sottovalutato il Villarreal, che si è dimostrato più tosto di quello che la classifica della Liga diceva.”
Su Dybala: “Non sono d’accordo con il suo addio, secondo me è stata gestita male. Si perde un ragazzo ancora forte, nel pieno delle sue qualità e a livello societario si toglie alla Juventus un numero 10 importante che ha fatto più di 100 gol in Serie A e ha vinto tanto. Si incasserà zero e probabilmente si andrà anche a rinforzare una rivale interna nel campionato. È una mossa che ho capito poco e non vedo facile la sostituzione di Dybala. È stato ingiustamente accusato di avere troppi problemi fisici, ma se si guardano le statistiche ha avuto un anno o due con qualche problema ma ha fatto tanti gol e spesso fatto la differenza. Ha saputo indossare la 10 della Juve dopo un grandissimo, gli è mancata solo la vittoria della Champions anche se l’ha sfiorata. È evidente che il suo percorso alla Juve è stato positivo.”