Tancredi Palmeri, giornalista, ha detto la sua su Sportitalia, parlando anche della Juve. Ecco le sue parole: “Andrea Agnelli non è mai andato via, si è solo preso un periodo di pausa. Vabbè poi la legge la chiama squalifica ma cosa volete che sia, 10 mesi e passa la paura – e anzi a gennaio ci sarà l’ulteriore ricorso per vedersi ridotta se non cancellata l’esclusione che comunque termina a giugno. Sta riarmando le truppe, e il progetto è di riprendersi la Juventus. Una scalata che presuppone un equipaggiamento all’altezza dell’impresa, e dunque non è un’operazione che possa avvenire dall’oggi al domani, e nemmeno immediatamente all’indomani della fine della squalifica. Ma la vision finale c’è.
Di sfondo per Andrea Agnelli come menzionato però c’è ll riprendersi la Juventus. Difficile sotto tanti punti di vista. Il primo di tutti, quello più vilmente economico. La Juve è un buco (bianco) nero che negli ultimi 4 anni ha succhiato da Exor la cifra immonda di circa 1 miliardo di € – in un periodo non certo facile economicamente, e dovuta alle conseguenze della gestione scellerata di Andrea Agnelli negli ultimi anni. Anche per questo, la Juventus per Exor e John Elkann rappresenta un problema da risolvere.
Attenzione: risolvere non vuole dire liberarsene. Mai e poi mai la Juve sarà dismessa da Elkann come una voce di perdite, perché troppo importante per l’immagine della famiglia per essere trattata come una normale azienda in perdita. Ma è altresì vero che è anche una sorta di male necessario, non certamente vissuta con amore e pervicacia dall’ala controllante della famiglia. La Juventus deve rimanere della famiglia Agnelli, ma magari si può trovare un nuovo assetto societario che non sia esclusivamente finanziato da Exor”. Detto questo, sempre parlando di Juventus, attenzione: ecco i colpi che avrebbe chiesto Allegri per il 2024, la lista completa <<<