Gianluca Palmas, fisioterapista, intervistato da Tuttojuve.com, ha analizzato la situazione relativa all’infortunio di Paul Pogba ed alla scelta della terapia conservativa. Ecco le sue parole: “È, di fatto, la strada meno conosciuta ed anche la più rischiosa di tutte, quella che prevede di non sottoporsi ad alcun intervento chirurgico, né di riparazione né di asportazione del menisco, ma di lasciare tutto come si trova allo stato attuale (rotto) e, probabilmente, di rimandare l’intervento di riparazione, all’inizio del nuovo anno. Altro elemento che rafforzerebbe l’idea che per il “polpo” il Mondiale conti più della Juve e del calore dei suoi tifosi, rinunciando alla seconda metà di stagione in Serie A e tornare a disposizione di Allegri solo per la stagione 2023-24″.
Sul possibile recupero: “Più che un percorso di recupero sembra essere un campo minato pieno di insidie. I consigli del guru, probabilmente, si basano sulla grande fiducia (eccessiva?) riposta nella forza muscolare del polpo, la quale potrebbe sopperire il grado di instabilità dato dalla lesione meniscale, e sulla lettura piuttosto ottimistica delle statistiche UEFA riguardo i calciatori che partecipano alle serie maggiori. Queste ultime suggeriscono che il 70% dei calciatori che hanno sofferto una lesione meniscale, sono ritornati a giocare ai livelli pre-infortunio. Suggeriscono che chi si è operato ha avuto il 40% di possibilità in più di tornare su quei livelli, che si è potuto rimandare l’intervento ad un secondo momento, che il rischio di re-infortunio è stato del 5%. Ma ci sono anche altri dati, un poco nascosti, nelle statistiche UEFA e che hanno un’importante rilevanza nel caso Pogba. Due su tutte, i giocatori trentenni e coloro che compiono la fase difensiva di pressing, hanno una prognosi peggiore di tornare ai propri livelli di performance che avevano prima dell’infortunio. Parte dell’identikit del polpo”.
Sul futuro: “La domanda finale è come tornerà a giocare? Con quale intensità, con quale grinta, con quale incisività nelle trame di gioco di Allegri? Senza essere dei grandi indovini si può presumere che vedremo un Pogba lontano dalle performance che ci si potrebbe aspettare, così da preservare il ginocchio per il Mondiale, sempre che non ci siano altri intoppi, per poi sottoporsi all’intervento di riparazione ad inizio 2023 e ritornare sui campi soltanto a fine stagione. Un po’ lontano da quello che era il sogno dei milioni di tifosi juventini sparsi per lo Stivale, ma, soprattutto, divergente dall’idea che avevano i dirigenti della Juventus, avendo puntato tutto sulla figura di Pogba per l’ennesimo anno del rilancio in Europa”.