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Dopo le due vittorie contro Napoli e Genoa che l’hanno rilanciata in classifica a seguito dei passi falsi con Benevento e Torino, la Juventus domenica scenderà in campo contro l’Atalanta in quello che sarà un vero e proprio scontro diretto per i posti per la prossima Champions League. I bianconeri sono infatti terzi in classifica, ad un punto dal Milan al secondo posto e con un punto di vantaggio proprio sull’Atalanta al quarto. La sfida di domenica sarà quindi un crocevia importante per il proseguo della stagione bianconera, che dopo gli alti e bassi che hanno caratterizzato l’annata, è alla ricerca della stabilità in questa parte finale del campionato.
A fine stagione poi Fabio Paratici e la dirigenza penseranno a continuare la rivoluzione della rosa iniziata la scorsa estate, con Andrea Pirlo che in queste ultime partite si gioca la riconferma per il prossimo anno. Molte infatti sono le voci che vorrebbero il neo tecnico bianconero già al capolinea della sua avventura, con Allegri pronto a tornare a Torino dopo la cessazione dei rapporti di due anni fa.
Del futuro allenatore della Juventus ha parlato anche l’ex giocatore bianconero, anche attaccante del Genoa, Raffaele Palladino, che intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport del futuro della Juventus, ha detto la sua sul prossimo nome per la panchina bianconera: “Gasperini? Già allora l’intensità era la sua arma vincente. Allenamenti durissimi e prestazioni molto fisiche sono anche oggi nell’identità delle sue squadre. Così come aggredire in avanti e portare più uomini in fase offensiva. Il numero uno ad adottare il modulo con tre difensori e quattro centrocampisti, con esterni molto forti a chiudere. Ha un suo metodo e una personalità molto forte: se arriva in un club, si impone. Ma se fossi nella Juve, per un percorso con giovani come Chiesa e Kulusevski lui sarebbe l’allenatore ideale.”