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Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, l’ex centrocampista bianconero Simone Padoin ha commentato la situazione attuale in casa Juve:
“L’eliminazione dalla Champions con il Porto mi ha sorpreso perchè i valori sulla carta pendevano per la Juve. Quando ha giocato come sa, la squadra bianconera ha messo in difficoltà i portoghesi nelle due partite, ma è chiaro che sono stati commessi diversi errori. Sono stati praticamente regalati tre tempi su quattro totali e il Porto è riuscito ad approfittarne. Però penso che, se si va a valutare nel completo la forza delle rose, non ci sia paragone tra le due squadre. Poi è ovvio che in Champions non puoi sbagliare nulla, altrimenti puntualmente arrivano le sconfitte. Ripeto, non me lo aspettavo, ma penso sia stata meritata per quanto visto.
Come ripartire? C’è ancora una stagione da portare a termine. Non è tutto finito, ci sono ancora tre mesi in cui ci sono in ballo il campionato, che sembra sia stato assegnato ma non è così, e una finale di Coppa Italia da vincere contro una signora squadra come l’Atalanta. C’è in ballo tanto, penso che i giocatori lo sappiano, che Pirlo e la società lo sappiano. E’ stata una brutta batosta l’eliminazione con il Porto, ma c’è spazio per fare tante buone cose in questo finale di campionato.
Compiti di Pirlo? Non c’è bisogno che ogni volta il mister debba infondere motivazione. Già il record di dieci scudetti di fila penso sia sufficiente a farti rendere al massimo. La squadra deve continuare sui binari che sta percorrendo, sapendo che ci sono tanti punti in ballo. E poi, ripeto, c’è la Coppa Italia a maggio e i giocatori devono stare sul pezzo. Ma la squadra è esperta e lo sa e poi la motivazione, se giochi nella Juve, ce l’hai a prescindere. Errori da evitare? Non si devono rilassare, sapendo che l’Inter può avere qualche passo falso e la Juve deve essere pronta. Mancano 12/13 partite e saranno da giocare tutte alla morte e penso che i giocatori lo sappiano. Non devono avere rimpianti e pensare partita dopo partita.
Uomini chiave? Penso lo siano tutti. In una stagione come questa c’è stato spazio per tutti. Penso che il gruppo sia sempre solido, formato da persone e calciatori intelligenti che sanno cosa vogliono. Ronaldo? Ha le stesse responsabilità di tutti. E’ ingeneroso impuntarsi contro qualcuno. Non è stato brillante ultimamente, ma non si può crocifiggere per tutto quello che ha fatto. Nei periodi brutti è facile buttare la croce addosso a qualcuno, ma fa parte del calcio e penso lui sia abituato a smentire le critiche”.