Orsi: "Vlahovic straordinario, lo terrei sempre nella mia squadra"

Orsi: “Vlahovic straordinario, lo terrei sempre nella mia squadra”

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Fernando Orsi, ex calciatore, ha detto la sua sulla situazione della Juventus, parlando anche del futuro di Dusan Vlahovic.

Fernando Orsi, ex calciatore, ha detto la sua a Juventusnews24, parlando proprio dei bianconeri. Ecco le sue parole: “La Juventus ha sempre parlato di un progetto con Allegri, di quattro anni. Sono passati due anni, è vero che i risultati non sono arrivati, però bisogna anche dire che ha avuto tante difficoltà soprattutto quest’anno con parecchi infortuni. Quindi penso che il progetto Juventus possa andare avanti, a prescindere dall’Arabia Saudita, con Allegri. I tifosi sono sempre condizionati dai risultati, però se andiamo a vedere com’è andata quest’anno il Napoli ha fatto un campionato meraviglioso. La Juventus senza penalizzazione sarebbe arrivata terza e in Champions League. Ripeto, gli infortuni hanno condizionato molto la stagione della Juventus. Il prossimo anno se dovesse avere una partenza importante e lottare per lo Scudetto tante cose verrebbero cancellate.

Se servisse ad acquistare giocatori adatti all’idea di calcio di Allegri può essere. Però io ritengo Vlahovic un attaccante veramente straordinario che forse non è stato ancora sfruttato per le sue grandi qualità. Io uno come Vlahovic me lo terrei sempre. La Juventus parte sempre per vincere lo Scudetto. Ridimensionata o meno, la Juve è sempre una squadra temibile all’interno di un campionato. L’ambiente non lo compatta soltanto l’allenatore. Lo compatta la società, i risultati, giocatori e tifosi. Deve esserci unità di intenti, qualcuno deve fare un passo indietro e cercare di fare il bene della Juventus per tutto quello che rappresenta.

Silvio Berlusconi ha rappresentato l’innovazione nel calcio a livello di presidenza. È ovvio che dispiace tantissimo, era una persona estremamente gentile ed educata e soprattutto rispettosa dell’avversario. Spesso finite le partite veniva sempre a salutare la squadra avversaria nel nostro spogliatoio. Questo era un sinonimo di grande rispetto che lui aveva per gli avversari calcisticamente parlando”.