Alessandro Orlando, ex calciatore della Juve, ha detto la sua sui bianconeri. Ecco le sue parole alla Gazzetta: “Ale mi fa un cenno con la mano. Lo vedo perché controllo la palla con la suola tenendo lo sguardo su di lui. La difesa della Fiorentina mi sembra alta e posizionata male, così l’obiettivo è scavalcarla e servire Del Piero davanti alla porta. Ecco, ci tengo a dire questo: quel lancio è voluto, non è una palla buttata giù a caso. Il gol? Non ho avuto il tempo di pensare a nulla: volevo proiettarlo verso la porta, ma non immaginavo che calciasse subito. Ho visto la sua giocata e sono impazzito di gioia perché la partita era molto importante e io avevo commesso un errore sul secondo gol della Fiorentina sbagliando la diagonale e facendomi infilare da Angelo Carbone: la rete di Ale fu una liberazione. Qualche giorno dopo gliel’ho detto”.
Su Vialli
“Abbiamo scherzato tanto nello spogliatoio su quella rete. E ricordo con enorme piacere e orgoglio un commento di Luca Vialli: “Strepitoso il gol di Ale, ma nessuno ha messo in luce la palletta che gli hai messo tu”. Ho voluto un bene dell’anima a Luca, ci eravamo conosciuti nella mia stagione alla Sampdoria. Abitavamo vicino, uscivamo insieme. Era sempre affettuoso con me, un fratello maggiore. Mi spronava a migliorare e a non limitarmi a sfruttare il mio bel sinistro. É stato il mio idolo, insieme a Paolo Maldini”.