Gianluca Odennino, giornalista de La Stampa, ha rilasciato delle dichiarazioni a Juventusnews24. Ecco le sue parole: “E’ un’inchiesta che tocca tanti punti, che dura da ormai più di un anno e che era partita dalla verifica delle plusvalenze. Strada facendo si è poi allargata toccando punti più delicati.
Oggettivamente non è facile esprimere un giudizio, anche perchè non spetta a me farlo, per quello ci saranno poi giudici e magistrati, ma certamente è un’inchiesta complessa che presenta uno scenario pesante per la Juve. La curiosità giornalistica è quella di capire cosa succede. Ora siamo nel campo delle ipotesi e delle accuse, in attesa che il club si difenda e di un’udienza preliminare prima di un possibile processo.
Carta Ronaldo? Rientra nelle lettere in cui si dice che la Juve ha fatto un accordo con i giocatori per il taglio stipendi nel periodo di marzo 2020, per cercare poi di recuperarli successivamente. Qui tutto ruota attorno alla comunicazione del club che in periodo di lockdown dice ai propri azionisti che sono stati risparmiati 90 milioni sugli stipendi. Da quello che sostiene l’accusa questi sono soldi mai risparmiati perchè solo in minima parte (una mensilità su quattro) sono stati ridati con le promesse non depositate per le altre tre mensilità. Qui è dove la Juve rischia di più a livello penale. A livello sportivo non credo perchè questo non dimostra che sia stato “ritoccato” il tutto per l’iscrizione al campionato, non erano quelle le cifre. E poi la Juve era reduce da due aumenti di capitale. La Procura l’ha ricostruita tramite le corrispondenze tra l’avvocato di Ronaldo e l’avvocato della Juve ma fisicamente non l’hanno trovata. Vuol dire tutto e niente, vedremo in corso d’opera cosa accadrà”.