Nicolussi Caviglia: "Ho imparato molto da Pjanic, con Zauli buon rapporto"

Nicolussi Caviglia: “Ho imparato molto da Pjanic, con Zauli buon rapporto”

Hans Nicolussi Caviglia
Hans Nicolussi Caviglia, calciatore del Sudtirol, ha analizzato le prime settimane con la nuova squadra, parlando anche della Juventus.

Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista del Sudtirol, ma di proprietà della Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni a Tuttojuve.com, toccando diversi temi. Ecco le sue parole: “Mi sono trovato subito benissimo, appena arrivato sono partito per il ritiro e in queste due settimane c’è stato modo di poter conoscerci meglio e amalgamare un gruppo che lo scorso anno è stato protagonista nella promozione in Serie B. E’ un onore poter giocare in questo club. A livello individuale vorrei giocare con continuità in modo così da tornare sui miei livelli, a livello di squadra toglierci le maggiori soddisfazioni possibili. Forse è un po’ diversa, perché quest’anno saranno presenti tante piazze storiche che sono poi anche delle corazzate. Ci sarà molta bagarre per salire in Serie A, le nostre prime tre giornate saranno molto difficili ma del resto non esistono mai partite semplici. Zauli? Il tipo di rapporto è molto buono, è stato un incentivo in più per la scelta di questo club. Il mio ruolo è quello di mezz’ala destra o sinistra, ma per me è indifferente la zona di campo in cui mi impiegherà”.

Sulla Juventus: Sono arrivato nei pulcini, avevo otto anni ed ero davvero molto piccolo. E’ stato un susseguirsi di emozioni vissute ad altissima intensità. Ovviamente ringrazierò per sempre la Juventus, è dal 2008 che ero lì e non mi ha mai fatto mai mancare nulla. Nel momento di difficoltà, quello dell’infortunio, mi sono sempre stati vicini così come la mia famiglia”.

Su Pjanic: “Negli anni in cui sono stato in prima squadra, ho imparato molto da Pjanic. Ha un’intelligenza calcistica fantastica, dal vivo si notava la grande velocità di pensiero. Ero sempre molto attento ad osservare ogni suo minimo movimento e giocata, cercavo di rubare il più possibile da lui. Chi mi ha più impressionato durante gli allenamenti erano Cancelo e, ovviamente, Dybala. Per l’atteggiamento Chiellini, dall’alto della sua esperienza e disciplina ci ha sempre insegnato tutto a livello di mentalità. Era come se fosse un fratello maggiore”.

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