L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno nella giornata di ieri. Un vero e proprio scisma che rischia di stravolgere il calcio per come lo conosciamo. Dodici top club europei (fra i quali la Juventus e le due milanesi) sono pronti a creare un nuovo torneo che prenda il posto della Champions League e garantisca introiti moltiplicati. Decisione presa nonostante la UEFA minacci di escludere queste società ribelli da qualsiasi altra competizione. Scopri come funzionerà la Superlega, chi dovrebbe coinvolgere e quali conseguenze potrebbe avere<<<
Le firme da parte dei primi 12 club sono arrivati poco dopo la mezzanotte del 19 aprile. Piano economico da 3,5 miliardi che i fondatori si spartiranno come fiche d’ingresso. Il proposito sarebbe anche quello di sedersi al tavolo con FIFA e UEFA per evitare il ban da tutte le istituzioni calcistiche. Il presidente Andrea Agnelli si è espresso con un comunicato sulla nascita della nuova competizione: “I 12 Club Fondatori hanno una fanbase che supera il miliardo di persone in tutto il mondo e un palmares di 99 trofei a livello continentale. In questo momento critico ci siamo riuniti per consentire la trasformazione della competizione europea, mettendo il gioco che amiamo su un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine, con un meccanismo di solidarietà fortemente aumentato, garantendo a tifosi e appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio e, al contempo, fornisca un esempio positivo e coinvolgente”. Quali club parteciperanno?<<<
Sono state invitate 15 squadre. Dodici hanno già accettato: 6 club inglesi (Liverpool, Manchester United, Arsenal, Manchester City e Chelsea), tre squadre italiane (Inter, Milan e Juve) e 3 spagnole (Barcellona, Real e Atletico Madrid). Per ora Bayern Monaco e Psg si sarebbero opposte al nuovo format, schierandosi dalla parte della UEFA. Alle 15 squadre di base se ne dovrebbero aggiungere altre 5 scelte di volta in volta per meriti sportivi. Una volta raggiunta la soglia delle 20 squadre, verranno creati due giorni da 10 competitor con dei play off a fine stagione. Il presidente della Lega sarà Florentino Perez. Agnelli e Glazer i suoi vice. Scopri la formula nel dettaglio<<<
Come dicevamo due giorni da 10 squadre che si sfideranno in gare di andata e ritorno per andare a formare le qualificate agli ottavi di finale. Anche la seconda fase della competizione si giocherebbe in doppia sfida fino alla finale che invece sarebbe una gara secca. In soldoni si tratterebbe di un numero minimo di 18 partite e un massimo di 23 per chi arriva in fondo, mentre la Champions ne garantisce come minimo soltanto 6 (quelle dei gironi) e massimo 13 (alle finaliste). Numeri non ritenuti sufficienti dalle super potenze calcistiche europee che vorrebbero guadagnare ancora di più da sponsor e investitori. La UEFA minaccia conseguenze molto gravi<<<
Non si è fatta attendere la durissima reazione della UEFA, di seguito il comunicato: “Abbiamo appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani potrebbero aver intenzione di annunciare la creazione di una cosiddetta superlega privata. Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi – UEFA, FA inglese, RFEF, FIGC, Premier League, LaLiga, Lega Serie A, ma anche FIFA e tutte le nostre federazioni affiliate – resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull’interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà”.
“Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; non può essere altrimenti. Come annunciato in precedenza dalla FIFA e dalle sei Federazioni, ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l’opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali. Ringraziamo quei club di altri paesi, in particolare i club francesi e tedeschi, che si sono rifiutati di iscriversi a questo. Chiediamo a tutti gli amanti del calcio, tifosi e politici, di unirsi a noi nella lotta contro un progetto del genere se dovesse essere annunciato. Questo persistente interesse personale di pochi va avanti da troppo tempo. Quando è troppo è troppo”. Cosa può succedere ora?<<<
Non è facile fare previsioni. In un certo senso i 12 club “ribelli” si sentono forti del fatto che una Champions League senza di loro perderebbe fascino e introiti. Ma è anche vero che l’appoggio delle Leghe nazionali alla UEFA rischia di escludere le big europee dai propri tornei nazionali. Gli aggiornamenti sulla vicenda saranno continui. Intanto la UEFA si dichiara pronta ad intentare un’azione giudiziaria da oltre 50 miliardi di euro contro i club secessionisti. Qualunque sia la competizione che la Juventus giocherà in futuro, sicuramente dovrà portare avanti un mercato ambizioso. Paratici ha messo nel mirino 15 colpi possibili a parametro zero, top player assoluto<<<
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