Nevio Scala: "La Juve ha sette vite e va rispettata"

Nevio Scala: “La Juve ha sette vite e va rispettata”

L'ex allenatore e presidente del Parma, intervistato ai microfoni di TMW, ha detto la sua sulla corsa scudetto e della squadra bianconera.

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La giornata, che stasera si chiuderà con la sfida tra Bologna e Sampdoria, ha visto ancora una volta un rimescolamento di carte. Questo turno è stato decisamente favorevole all’Inter, che ha vinto in casa contro il Verona. I nerazzurri hanno beneficiato del pareggio del Milan capolista, in casa del Torino, e della sorprendente sconfitta casalinga del Napoli contro la Fiorentina. La squadra di Inzaghi ora, vincendo il recupero con il Bologna, sarebbe di nuovo in testa. Ma ancora tutto è molto incerto in vetta.

Di questa corsa al rallentatore ha parlato Nevio Scala, ex allenatore e presidente del Parma, che ha vestito anche le maglie di Inter e Milan. Intervistato da TMW, ha detto: “Non credo sia un fatto importante che nessuna abbia preso il largo, probabilmente non ne hanno avuto la possibilità in precedenza, perché non avevano rose adeguate per questo obiettivo. Questo equilibrio lo hanno creato anche gli allenatori, con la loro bravura: allenano chi hanno e credo vincerà chi avrà più alternative. L’Inter ha molte soluzioni e poi Inzaghi sta facendo molto bene. Se non vince, ci sono altri fattori che possono incidere”.
A questo punto l’inerzia sembra essere verso i nerazzurri: “Da vecchio tifoso e da vecchio interista, se l’Inter riesce a sfruttare l’entusiasmo dato dai passi falsi di Milan e Napoli, può creare l’ambiente giusto per poi andare al massimo fino alla fine“.

Sulle possibilità della Juve: “La Juventus ha sette vite e va rispettata questa forza dei bianconeri di non mollare mai. Anche la Juve ci crede, Allegri è un allenatore che non molla la preda“.
Alla domanda su un possibile vantaggio di Allegri in questa corsa finale, dato dalle vittorie ottenute in passato, ha risposto: “Non lo credo, a vincere lo Scudetto è la squadra che dimostra di avere la rosa più importante. L’allenatore conta molto in alcune occasioni, ma in altre anche niente“.

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