Carlo Nesti, giornalista, ha detto la sua sulla Juve. Ecco le sue parole: “Può sembrare questa Juventus simile a quella di Boniperti e Allodi del 1970 all’insegna di ricostruzione e ringiovanimento? Allora si parlava di Capello, Spinosi, Landini e Bettega. Ma era una società con un potere d’acquisto superiore. Ora si parte, in difesa, con un obbiettivo centrato, Di Gregorio, bipede del gioco basso, e uno mancato, Calafiori. Sono certo che Cambiaso troverà posto a sinistra. È a centrocampo che si vedono scintille di rivoluzione. Due posti su 3 assegnati: Douglas e Thuram secondo, nel segno di una tendenza più muscolare. Penso sia molto problematico scendere a 40 milioni per Koopmeiners, così come lavorare sui 7,5 milioni di Rabiot. Alla fine, il play maker potrebbe essere Fagioli. In attacco, con Vlahovic, dovrebbe trovar posto la scommessa Yildiz-Soulè, sottratti a qualsiasi contropartita. In dipendenza delle altre spese, avrebbe una sua ragion d’essere Sancho”.
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