Dopo 8 vittorie consecutive la Juventus si presenta al Maradona il big match contro il Napoli. Nei primi minuti le due squadre pressano a tutto campo e ci sono diverse azioni senza esito. Dopo qualche minuto però il Napoli passa in vantaggio: cross per Kvaratskhelia che gira in mezza rovesciata, Szczesny respinge ma non può nulla sul tap-in di testa di Osimhen. Dopo lo shock iniziale la squadra bianconera reagisce con una bella giocata di Di Maria che, dopo un errore di Rrahmani, si libera al tiro da fuori area e scheggia la traversa. Ci prova anche Milik di testa, ma in modo debole e centrale nonostante la buona opportunità. I bianconeri sembrano scrollarsi di dosso il colpo del gol subito. Dopo un buon momento della Juve, passata la mezz’ora, il Napoli prende in mano il possesso palla. E al minuto 38 il Napoli raddoppia. Lancio di Politano, la palla sbatte sulla schiena di Bremer e arriva a Osimhen, che serve l’assist per il tiro rasoterra sul secondo palo di Kvaratskhelia. Ma la squadra di Allegri non crolla e trova subito il gol. Azione insistita di Di Maria, che sfrutta la sponda di Milik e buca Meret per il 2-1 che riaccende le speranze. Agli sgoccioli della prima frazione i bianconeri sfiorano il pari: tiro-cross di Chiesa e intervento maldestro di Rrahmani, ma Meret sventa l’autogol.
Nella ripresa la Juve riparte con la voglia di riprenderla, ma il Napoli con la palla lunga può far male e Szczesny deve salvare su Osimhen dopo 8 minuti. E sul calcio d’angolo seguente arriva la doccia fredda del 3-1: corner di Kvaratskhelia, nessuno interviene e Rrahmani si coordina alla grande e segna un bel gol di prima intenzione. Gravissima disattenzione difensiva. Allegri toglie l’infortunato Locatelli (colpo alla testa) e Milik, per inserire Paredes e Kean. La Juve sbanda un po’ e viene graziata poco dopo da Osimhen che spara alto da buona posizione. Ma il poker è solo rimandato. Pasticcio di Bremer, Mario Rui recupera palla e Kvaratskhelia pennella per la testa di Osimhen: 4-1. Per la la Juve è notte fonda. I bianconeri ormai sono in balia del Napoli: Elmas riceve in area, sterza e batte Szczesny con un tiro deviato da Alex Sandro per il 5-1. Nel garbage time Allegri dà spazio a Miretti e Iling per Di Maria e Chiesa e poi a Soulé per Rabiot, ulteriore segno di resa. Nel finale il Napoli gestisce con una Juve ormai doma da tempo.
Un vero e proprio tracollo. Dopo gli 8 successi senza subire gol, la Juventus è stata demolita da un Napoli che si è dimostrato superiore, nel gioco e nella voglia di vincere. Il finale di primo tempo, col pareggio sfiorato, aveva illuso. Poi c’è stata solo una squadra in campo, che ha dato spettacolo. Gravi le disattenzioni e gli errori difensivi dei bianconeri, di squadra e dei singoli. Stavolta ci voleva qualcosa di più di più che il corto muso: questa è una musata difficile da dimenticare. E il sogno Scudetto ora torna lontanissimo.