L’ex giocatore della Juventus Next Gen Simone Muratore è tornato a Torino dopo un lunghissimo giro, che lo ha portato dalla cessione all’Atalanta fino a giocare in Portogallo. Il centrocampista è tornato a Vinovo ad allearsi dopo l‘operazione per il tumore che lo aveva colpito, ed ha parlato ai microfoni del La Gazzetta dello Sport, del suo percorso e del ritorno in campo.
“Quando ho appreso la notizia del tumore ho pensato solo a un fermo temporaneo, come in altri infortuni passati. Mi avevano spiegato tutto il percorso e prima dell’intervento ero abbastanza tranquillo. Poi, però, alle parole sono susseguiti gli eventi, con le prime difficoltà. L’operazione doveva durare 6-7 ore, invece è andata avanti per altre 3-4 in più. Quando mi sono svegliato dal coma e ho cominciato a prendere coscienza di cosa mi stesse succedendo, sinceramente, ho pensato di smettere di giocare a calcio. Il problema di salute aveva preso il sopravvento su tutto”.
“La riabilitazione è stata molto lunga e complessa, mi sono allenato per tanto tempo ma era tutto difficilissimo. La nascita di mio figlio però mi ha dato un input straordinario. Ho sentito il dovere di provarci, come se a un certo punto in quei momenti bui ho trovato una spinta, una carica in più per non mollare. La mia ragazza e la famiglia hanno fatto la differenza nella scelta di riprovare a giocare”.
“I primi giorni di allenamento sono stati difficili da gestire. Le prime volte in campo sono state un disastro, mi sono sentito come se fossi tornato alle prime volte da bambino, come se non avessi mai indossato delle scarpette per dare i primi calci a un pallone. È la prima volta che parlo del mio lungo periodo di stop, confesso che in tante occasioni avrei voluto piangere, anche se il più delle volte non l’ho fatto. Nel primo periodo non riuscivo a stare neanche in equilibrio sul piede, ma fortunatamente non mi sono fermato e ora sono qua a parlarne”.
“Se una volta il mio sogno era quello di arrivare in prima squadra, adesso è quello di tornare in campo. Sì, lo vedo sempre più vicino. Sarà questa la prossima tappa”.